Il 16 luglio 1493 la Vergine apparve ad un giovane pastore sordomuto, Antonio Chiavassa, a Racconigi, lungo la sponda del torrente Maira, nella provincia di Cuneo, in Piemonte.
I testi di archivio riferiscono che nel pomeriggio in cui la Vergine Maria apparve al pastore sordomuto, subito il venne giovane guarito nell’udito e nella parola. Non perse tempo per accorrere in città ad annunciare il miracolo ai compaesani e ai notabili del luogo. Questi ultimi, per onorare l’accaduto e ringraziare la Vergine, diedero il via alla realizzazione dell’icona, che venne dipinta su legno di noce. Secondo altri si tratta di un’icona acheropita.
La devozione verso la Beata Vergine delle Grazie crebbe così in poco tempo, non solo a Racconigi ma anche nelle aree circostanti. Come nella chiesetta di San Michele e della Madonna della Neve. Tanto da fare erigere il convento ai padri carmelitani, nel 1494, nell’esatto luogo dell’apparizione.
La chiesa venne distrutta nel 1802, durante l’operazione napoleonica, per essere trasformata in cascinale. In quell’occasione venne anche bruciato il Convento e allontanati i Carmelitani. Ma l’antica icona di legno della Madonna si salvò miracolosamente.
Nel 1835 il re Carlo Alberto di Savoia decise di fare costruire nuovamente il santuario, per onorare la Madonna delle Grazie. Che in quegli anni, in seguito a una novena che la popolazione le aveva rivolto con grande fede e fervore, aveva permesso la cessazione dell’epidemia di colera.
Una volta terminata l’epidemia di peste infatti, gli abitanti del Borgo Macra non disponevano di una chiesa abbastanza capiente e dignitosa per accogliere la grande fede e devozione della popolazione. Così si decise di dare vita a una raccolta di fondi per costruite il nuovo santuario. Ma la somma raccolta fu molto modesta. Quindi insufficiente.
Il 26 agosto 1837 il re Carlo Alberto fu invitato ad assistere a una celebrazione, insieme alla regina Maria Teresa. Ma il sovrano vide lo stato in cui versava la vecchia chiesa, perciò di costruire un nuovo edificio, affidando i lavori all’architetto Ernesto Melano, per una somma di centomila lire. Ci volle un anno per terminare i lavori, fino all’apertura al culto il 25 agosto 1838, con la consacrazione dell’arcivescovo di Torino Monsignor Luigi Fransoni.
Più volte infatti, nel corso della storia, la Madonna di Racconigi fu invocata per liberare la città dalla peste e dalla siccità. In particolare, sono tre le occasioni che vengono ricordate, nelle quali fu la stessa istituzione comunale a fare voti solenni alla Vergine, in segno di richiesta per la liberazione dal flagello che stava affliggendo la popolazione.
Nel 1742 la città fece infatti il voto alla Madonna per liberarsi dalla peste che colpiva il bestiame, con una novena che si concluse il 26 gennaio 1743. La nevicata abbondante fece cessare l’epidemia, e il ricordo di questo evento è ancora conservato in un quadro ovale posto a destra dell’altare del santuario.
Nel 1753 la popolazione di Racconigi venne colpita dalla siccità, nei mesi di luglio e agosto. A settembre, il comune diede inizio a un triduo di preghiera. Terminato il quale, ritornò copiosa la pioggia, che era stata assente per oltre due mesi. L’ultimo voto, invece, fu nel 1835, riguarda il flagello del Cholera Morbus che causò numerose vittime nella città di Racconigi. Anche in questa occasione le autorità comunali si recarono al santuario per recitare una novena, dopo la quale la malattia se ne andò dalla città.
L’icona ancora oggi si trova nel Santuario, luogo in cui molti fedeli si rivolgono alla Madonna per chiederle grazie. Il dipinto è posto nel luogo esatto dell’apparizione, sul lato occidentale dell’ex convento dei padri carmelitani.
Il Santuario Madonna delle Grazie, aperto tutti i giorni dalle 7 alle 11,30 e dalle 15 alle 19,30, si trova a Racconigi, in via Regina Margherita. Qui, oltre alla devozione mariana, si venera San Giuda Taddeo. Lo stile della chiesa è neoclassico, e dagli abitanti della zona viene chiamato il piccolo Pantheon cittadino. Lì infatti sono anche custodite le tombe reali dei Savoia, e per questo gode il privilegio di Patronato Sabaudo.
La Madonna di Racconigi viene celebrata in importanti festività religiose. Come ad esempio, oltre all’apparizione del 16 luglio, anche il 26 agosto, solennità del Santuario e Messa del Voto, il 28 ottobre, festa di San Giuda Taddeo, e il 4 marzo, celebrazione del Beato Umberto III di Savoia.
Giovanni Bernardi
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