L’immigrazione è una questione sempre più centrale in Italia. Papa Francesco spinge all’accoglienza, ma cosa diceva Papa Wojtyla?
Papa Francesco ha più volte indicato l’accoglienza dei migranti come un atto dovuto da parte della Chiesa cattolica. Allo stesso modo ritiene che ogni società cristiana debba prefiggersi l’impegno di dare una mano a chi ha bisogno. In questi mesi di scontri tra chi è favorevole all’accoglienza e chi si oppone, il Pontefice si è detto preoccupato per la crescente atmosfera di odio che c’è in occidente. Il timore è che si perda di vista uno dei principi fondamentali della dottrina.
Alcuni oppongono alle parole di Bergoglio quelle pronunciate da Papa Wojtyla sull’immigrazione. La tesi è che Giovanni Paolo II fosse sì a favore dell’accoglienza, ma a differenza del suo successore invitasse anche alla prudenza, soprattutto sulla gestione dei flussi migratori. A tal proposito in una sua enciclica si legge: “E’ responsabilità delle autorità pubbliche esercitare il controllo dei flussi migratori in considerazione delle esigenze del bene comune. L’accoglienza deve sempre realizzarsi nel rispetto delle leggi e quindi coniugarsi, quando necessario, con la ferma repressione degli abusi”.
Un secondo punto in cui differirebbe la posizione tra i due pontefici sarebbe quella del confronto con l’Islam, nella stessa enciclica, infatti, il Santo Padre scriveva: “In particolare, è importante un corretto rapporto con l’islam. Esso, come è più volte emerso in questi anni nella coscienza dei vescovi europei, ‘deve essere condotto con prudenza, con chiarezza di idee circa le sue possibilità e i suoi limiti, e con fiducia nel progetto di salvezza di Dio nei confronti di tutti i suoi figli’”.
Ma la loro visione su questo argomento è davvero così differente? Per quanto riguarda l’immigrazione ed il rispetto delle leggi non proprio. Nel primo discorso di questo 2019, il Santo Padre ha dichiarato quanto segue: “Gli stessi migranti non devono dimenticare che hanno il dovere di rispettare le leggi, la cultura e le tradizioni dei Paesi in cui sono accolti”. Insomma primario è il rispetto delle leggi, ma per quanto riguarda la gestione dei flussi migratori?
Anche sotto questo aspetto la posizione di Bergoglio è del tutto similare con quella del suo predecessore. Per averne prova basta riprendere lo stesso discorso in cui dice: “Bisogna valutare con saggezza e lungimiranza fino a che punto il proprio Paese è in grado, senza ledere il bene comune dei cittadini, di offrire una vita decorosa ai migranti, specialmente a coloro che hanno effettivo bisogno di protezione”. Anche per Papa Francesco l’accoglienza, dunque, non deve essere proposta a discapito del bene comune.
Per quanto riguarda il rapporto con l’Islam, invece? Papa Francesco invita al dialogo tra le religioni ed invita i Sacerdoti ed i Vescovi ad essere preparati al confronto esattamente come il predecessore. La differenza sta nello stato di avanzamento di questo processo ecumenico che parte dal Concilio Vaticano II.
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Luca Scapatello
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