Senza i Sacramenti non potremo percorrere la nostra vita cristiana, dalla nascita alla morte.
Sono essi, infatti, che conducono e ci segnano come seguaci di Cristo e ci nutrono, mano a mano che la nostra fede evolve e ci trasforma in cristiani adulti e consapevoli della propria spiritualità.
L’inizio del cammino spirituale (così come le tappe successive del nostro maturare “nella chiesa” di Cristo) avviene con precise forme e rituali, che richiamano l’azione dello Spirito di Dio su di noi.
Così, ogni uomo è chiamato e presentato al cospetto di Dio, mentre, d’altro canto, lui stesso impara a conoscere il Signore, per opera dello Spirito che agisce, tramite i suoi sette doni, e permette di entrare, sempre più, in comunione con la Trinità.
L’uomo, infatti, non potrebbe conoscere Dio, se Dio non avesse voluto farsi conoscere dall’uomo.
E ciò accade per mezzo del suo Spirito Santo, che è Dio, che è la Terza Persona della Santa Trinità, la forza creatrice e rivelatrice del Padre stesso, della sua creazione, del Figlio e di ciò che, per mezzo suo, è stato rivelato.
“Gesù aveva detto: “Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l’annunzierà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà del mio e ve l’annunzierà”.
I Sacramenti che, dunque, sono imprescindibili per il “senno cristiano” sono un mezzo per rimanere accanto al Creatore e alla sua volontà.
Essi sono distinti, a seconda della loro funzione, in quelli dell’iniziazione cristiana:
Battesimo, Eucarestia o Comunione, Cresima o Confermazione; quelli della guarigione: Confessione o Riconciliazione, Unzione degli Infermi; quelli della Vocazione:
Ordine Sacro, Matrimonio.
Antonella Sanicanti