Coronavirus-etica: paga gli stipendi, dona aiuti e rinuncia agli aiuti di Stato

Il gesto esemplare di un imprenditore friulano dimostra che fare impresa in maniera etica è possibile. Talvolta bastano buona volontà e buonsenso, e un cuore aperto al bene dei propri operai.

Arriva da San Daniele del Friuli, Mario Biasutti, A.D.  di Mabi International. In un momento in cui la crisi economica comincia a bussare alle porte dell’emergenza sanitaria, ha dimostrato a tutti con semplicità che si può dare il contributo senza pensare soltanto a sé gravando sulla collettività.

Il rifiuto degli aiuti di Stato e la donazione all’ospedale

La decisione di rinunciare agli aiuti di Stato è stata presa, inoltre, assieme a quella di donare 100mila euro all’ospedale di San Daniele del Friuli. Per combattere con più forza il coronavirus. “Il Gruppo Mabi International ritiene che un’azienda debba essere consapevole e responsabile nei confronti dei propri Clienti, dei propri Fornitori, dei propri Collaboratori, del proprio Territorio e dell’intera Società”, sono le parole totalmente condivisibili dell’uomo.

A cui hanno subito fatto seguito quelle di ringraziamento del sindaco Pietro Valent. Che lo ha definito, senza esitazioni, “un esempio”. L’azienda ha così deciso che, di fronte alla lotta che ci vede tutti impegnati insieme contro un nemico terribile e invisibile, ognuno deve fare la propria parte. Specialmente chi se lo può permettere.

La rinuncia alla Cassa Integrazione Straordinaria

La decisione comunicata è che Mabi non ricorrerà, per otto settimane, alla Cassa Integrazione Straordinaria che verrà disposta nell’ambito dell’emergenza legata al Corona Virus. “A tutti i collaboratori, sia diretti che somministrati, in tutto circa 250 persone sulle tre sedi produttive di San Daniele del Friuli, di Scandicci e di Albignasego, sarà tuttavia garantito per intero il percepimento dei salari spettanti“, scrive infatti l’azienda.

Che spiega: “Il costo dell’operazione sarà sostenuto interamente e direttamente dal Gruppo Mabi al fine di non pesare, nel suo piccolo, sulle casse dello Stato Italiano. Che ad oggi ha certamente priorità più stringenti a cui fare fronte con i fondi dei quali dispone”.

Le scelte etiche e la Dottrina Sociale della Chiesa

Una decisione legata a motivazioni del tutto etiche, che riconduce pienamente anche alle indicazioni offerte dalla Dottrina Sociale della Chiesa. In questa si parla infatti dell’impresa come prima di tutto e soprattutto di una “comunità di uomini”.

“Le attuali dinamiche economiche internazionali, caratterizzate da gravi distorsioni e disfunzioni, richiedono profondi cambiamenti anche nel modo di intendere l’impresa. Vecchie modalità della vita imprenditoriale vengono meno, ma altre promettenti si profilano all’orizzonte”, spiegava inoltre Benedetto XVI nell’enciclica sociale Caritas in Veritate.

Salvaguardare salute e famiglie

“La ragione di tale scelta è di natura etica, ed il Gruppo intende darne pubblica visibilità e comunicazione esclusivamente al fine di stimolare altre Aziende altrettanto solide dal punto di vista economico ad ingaggiarsi per fare anch’esse la loro parte, ognuna per quanto nelle proprie possibilità”, spiega l’azienda friulana.

“Mabi International è infine convinta che cercare di fare il massimo per salvaguardare la salute quanto la stabilità economica dei suoi Collaboratori e delle loro Famiglie, di tutti i Partners commerciali e più in generale prendersi cura della Società e del Territorio nel quale opera, siano i principali e più importanti doveri di tutte le Aziende e che debbano essere il vero ed ultimo scopo di ogni organizzazione”.

Speriamo quindi che, come auspicato, sia da esempio per molti nostri imprenditori, che in questo modo possano operare giorno dopo giorno per il bene della comunità e per la crescita comune della famiglia umana.

Giovanni Bernardi

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