In Cammino con la Parola, passo dopo passo – 15 Dicembre

L’Avvento è un tempo liturgico forte e fecondo, che ci prepara al Natale di Gesù, per accoglierlo nei nostri cuori, perché è lì che Gesù  desidera nascere.

In Cammino con la Parola, passo dopo passo
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Per portarci il suo amore e farne esperienza nel profondo, sino a penetrare le nostre viscere, per guarirci, liberarci da tutto ciò che ci opprime, ci lega e ci confonde.  Ecco allora che la Parola diventa uno strumento prezioso per la nostra preparazione interiore, per fare spazio a Gesù nel nostro cuore, affinché possa nascere in noi, e condurci nel corso di questo nuovo anno liturgico.  

“In Cammino con la Parola, passo dopo passo”

Per rimarcare l’importanza dell’ascolto della Parola, in questo tempo straordinario che la Chiesa ci offre, è partita, Domenica 29 Novembre, primo giorno di Avvento, l’iniziativa: “in Cammino con la Parola, passo dopo passo“, che nel vero senso della parola, ci conduce nella lettura dell’intero Nuovo Testamento, con fedeltà quotidiana.

A tal fine le amiche della Costola Rosa, hanno realizzato e personalizzato una “guida rosa” (grazie all’idea lanciata qualche mese da un sacerdote e dalle suore di clausura, e promossa da Costanza Miriano), come ausilio alla lettura del Nuovo testamento, che ci accompagnerà sino al 15 agosto, festa dell’Assunzione al Cielo di Maria.

Il messaggio da Medjugorje conferma l’efficacia della Parola

Inoltre ricordiamo che la Parola, è uno dei cinque pilastri, insieme a Rosario, Santa MessaConfessione, Digiuno, su cui si fonda la spiritualità di Medjugorje, a cui è ispirata la Costola Rosa, nata da un’invito che ho sentito nella preghiera, durante un ritiro spirituale, appunto a Medjugorje di aiutare le donne a fare esperienza dell’amore di Dio, per viverlo e trasmetterlo agli altri.

Pochi giorni prima che partisse “in Cammino con la Parola, passo dopo passo“, è arrivata la conferma, proprio dalla Regina della Pace a Medjugorje, col suo bellissimo messaggio del 25 Novembre 2020 alla veggente Marija. Di seguito un estratto col riferimento:

..Perciò, figlioli, lavorate su voi stessi. Leggendo la Sacra Scrittura, scoprirete la nascita di Gesù e la gioia dei primi giorni che Medjugorje ha donato all’umanità..”

E poi un’ulteriore conferma dal Consiglio delle Conferenze dei Vescovi d’Europa, che in questo tempo di pandemia ci richiama alla lettura della Parola, come arma contro le conseguenze del Coronavirus.

Siamo allora tutti invitati ad aderire al richiamo della Madonna, che è anche quello di suo Figlio, a frequentare la Parola, per entrare più in confidenza, più in intimità, con essa.

Medjugorje, cosa ci chiede la madonna, commento al messaggio del 25 aprile 2020

Martedì 15 Dicembre 2020

Matteo cap 17

1 Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. 2 E fu trasfigurato davanti a loro; il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. 3 Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. 4 Pietro prese allora la parola e disse a Gesù: «Signore, è bello per noi restare qui; se vuoi, farò qui tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia».

5 Egli stava ancora parlando quando una nuvola luminosa li avvolse con la sua ombra. Ed ecco una voce che diceva: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo». 6 All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. 7 Ma Gesù si avvicinò e, toccatili, disse: «Alzatevi e non temete». 8 Sollevando gli occhi non videro più nessuno, se non Gesù solo. 9 E mentre discendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, finché il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti».

Ma io vi dico

10 Allora i discepoli gli domandarono: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elia?». 11 Ed egli rispose: «Sì, verrà Elia e ristabilirà ogni cosa. 12 Ma io vi dico: Elia è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, l’hanno trattato come hanno voluto. Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro». 13 Allora i discepoli compresero che egli parlava di Giovanni il Battista. 14 Appena ritornati presso la folla, si avvicinò a Gesù un uomo 15 che, gettatosi in ginocchio, gli disse: «Signore, abbi pietà di mio figlio.

Egli è epilettico e soffre molto; cade spesso nel fuoco e spesso anche nell’acqua; 16 l’ho già portato dai tuoi discepoli, ma non hanno potuto guarirlo». 17 E Gesù rispose: «O generazione incredula e perversa! Fino a quando starò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatemelo qui». 18 E Gesù gli parlò minacciosamente, e il demonio uscì da lui e da quel momento il ragazzo fu guarito. 19 Allora i discepoli, accostatisi a Gesù in disparte, gli chiesero: «Perché noi non abbiamo potuto scacciarlo?».

Per la vostra poca fede

20 Ed egli rispose: «Per la vostra poca fede. In verità vi dico: se avrete fede pari a un granellino di senapa, potrete dire a questo monte: spostati da qui a là, ed esso si sposterà, e niente vi sarà impossibile. 21 [Questa razza di demòni non si scaccia se non con la preghiera e il digiuno]». 22 Mentre si trovavano insieme in Galilea, Gesù disse loro: «Il Figlio dell’uomo sta per esser consegnato nelle mani degli uomini 23 e lo uccideranno, ma il terzo giorno risorgerà». Ed essi furono molto rattristati.

24 Venuti a Cafarnao, si avvicinarono a Pietro gli esattori della tassa per il tempio e gli dissero: «Il vostro maestro non paga la tassa per il tempio?». 25 Rispose: «Sì». Mentre entrava in casa, Gesù lo prevenne dicendo: «Che cosa ti pare, Simone? I re di questa terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli altri?». 26 Rispose: «Dagli estranei». E Gesù: «Quindi i figli sono esenti. 27 Ma perché non si scandalizzino, va’ al mare, getta l’amo e il primo pesce che viene prendilo, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d’argento. Prendila e consegnala a loro per me e per te».

Simona Amabene

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