L’Avvento è un tempo liturgico forte e fecondo, che ci prepara al Natale di Gesù, per accoglierlo nei nostri cuori, perché è lì che Gesù desidera nascere.
Per portarci il suo amore e farne esperienza nel profondo, sino a penetrare le nostre viscere, per guarirci, liberarci da tutto ciò che ci opprime, ci lega e ci confonde. Ecco allora che la Parola diventa uno strumento prezioso per la nostra preparazione interiore, per fare spazio a Gesù nel nostro cuore, affinché possa nascere in noi, e condurci nel corso di questo nuovo anno liturgico.
“In Cammino con la Parola, passo dopo passo”
Per rimarcare l’importanza dell’ascolto della Parola, in questo tempo straordinario che la Chiesa ci offre, è partita, Domenica 29 Novembre, primo giorno di Avvento, l’iniziativa: “in Cammino con la Parola, passo dopo passo“, che nel vero senso della parola, ci conduce nella lettura dell’intero Nuovo Testamento, con fedeltà quotidiana.
A tal fine le amiche della Costola Rosa, hanno realizzato e personalizzato una “guida rosa” (grazie all’idea lanciata qualche mese da un sacerdote e dalle suore di clausura, e promossa da Costanza Miriano), come ausilio alla lettura del Nuovo testamento, che ci accompagnerà sino al 15 agosto, festa dell’Assunzione al Cielo di Maria.
Il messaggio da Medjugorje conferma l’efficacia della Parola
Inoltre ricordiamo che la Parola, è uno dei cinque pilastri, insieme a Rosario, Santa Messa, Confessione, Digiuno, su cui si fonda la spiritualità di Medjugorje, a cui è ispirata la Costola Rosa, nata da un’invito che ho sentito nella preghiera, durante un ritiro spirituale, appunto a Medjugorje di aiutare le donne a fare esperienza dell’amore di Dio, per viverlo e trasmetterlo agli altri.
Pochi giorni prima che partisse “in Cammino con la Parola, passo dopo passo“, è arrivata la conferma, proprio dalla Regina della Pace a Medjugorje, col suo bellissimo messaggio del 25 Novembre 2020 alla veggente Marija. Di seguito un estratto col riferimento:
“..Perciò, figlioli, lavorate su voi stessi. Leggendo la Sacra Scrittura, scoprirete la nascita di Gesù e la gioia dei primi giorni che Medjugorje ha donato all’umanità..”
E poi un’ulteriore conferma dal Consiglio delle Conferenze dei Vescovi d’Europa, che in questo tempo di pandemia ci richiama alla lettura della Parola, come arma contro le conseguenze del Coronavirus.
Siamo allora tutti invitati ad aderire al richiamo della Madonna, che è anche quello di suo Figlio, a frequentare la Parola, per entrare più in confidenza, più in intimità, con essa.
Giovedì 4 Dicembre 2020
Matteo 6
1 Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli. 2 Quando dunque fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. 3 Quando invece tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, 4 perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
5 Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. 6 Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
7 Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. 8 Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate. 9 Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome;
10 venga il tuo regno;
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
11 Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
12 e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
13 e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
14 Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; 15 ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.
16 E quando digiunate, non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.
17 Tu invece, quando digiuni, profumati la testa e lavati il volto, 18 perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo tuo Padre che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
19 Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; 20 accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano. 21 Perché là dov’è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore.
22 La lucerna del corpo è l’occhio; se dunque il tuo occhio è chiaro, tutto il tuo corpo sarà nella luce; 23 ma se il tuo occhio è malato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!
24 Nessuno può servire a due padroni: o odierà l’uno e amerà l’altro, o preferirà l’uno e disprezzerà l’altro: non potete servire a Dio e a mammona.
25 Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? 26 Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? 27 E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un’ora sola alla sua vita? 28 E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano.
29 Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. 30 Ora se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? 31 Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? 32 Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. 33 Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. 34 Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena.
Per chi volesse scaricarsi la “guida rosa” di tutto il Nuovo Testamento
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Simona Amabene