San Giuseppe, Patrono della Chiesa universale e della Sacra Famiglia, ed è proprio al suo esser “padre” che tutti dovremmo porre attenzione.
Quando pensiamo ai pellegrinaggi, immediatamente ci vengono in mente i luoghi mariani o quelli dove sono venerati i Santi come Sant’Antonio da Padova, San Francesco o Padre Pio. Invece il pellegrinaggio per San Giuseppe non è da tutti conosciuto.
C’è un posto, però, dove “camminare in onore di San Giuseppe” è una tradizione che si protrae da più di 30 anni. Vediamo insieme dove.
Una marcia per San Giuseppe
Mettersi in cammino per San Giuseppe: sono in pochi, forse, a conoscere questo tipo di tradizione. Quando pensiamo ad un cammino o ad un pellegrinaggio a piedi, lo riconduciamo subito al cammino di Santiago o alla marcia verso Assisi. Ma mai lo riconduciamo alla figura di Giuseppe, il padre putativo di Gesù.
Ma è proprio mettersi in cammino, per riportare alla speranza del ritorno di una fede retta e salda per tutti, proprio come quella che San Giuseppe ha avuto davanti alle avversità che hanno minato la sua vita e quella della Sacra Famiglia, spinge molti, ancora oggi, in Francia, a mettersi in viaggio proprio sulle sue orme.
La “Marcia di San Giuseppe”, un pellegrinaggio che vede fedeli di tutte le parrocchie francesi mettersi in cammino in occasione della festa liturgica del Patrono della Chiesa universale. Piccoli gruppi di circa 30 fedeli che si radunano davanti alle loro parrocchie, dove ricevono la benedizione del loro parroco e partono portando con sé una piccola immagine di San Giuseppe. L’arrivo? La Basilica del Sacro Cuore di Montmartre.
Dalla Francia, una lodevole iniziativa
La basilica che con le sue guglie domina ed è visibile da tutti i quartieri di Parigi, si pone come orizzonte, come stella e punto di arrivo per tutti i fedeli che percorrono a piedi 15 km e più, per poterla raggiungere da ogni angolo della città. C’è libertà di stabilire il proprio percorso, che può essere anche cadenzato da tappe molto intense dal punto di vista spirituale e non solo.
Ci si conosce, si prega insieme. Durante il cammino, è prevista, anche, una visita spirituale in un seminario carmelitano nel cuore di Parigi, accedendo proprio a una chiesa intitolata a San Giuseppe. Qui si ha la possibilità di incontrare un seminarista, parlare con lui, capire il perché della sua vocazione e pregare con lui ed insieme a lui.
Fino all’arrivo alla Basilica del Sacro Cuore dove, per il resto della giornata sono previste celebrazioni per i vari gruppi che arrivano, confessione e momenti di preghiera. Tante potrebbero essere le domande da porre a chi si mette in viaggio. La prima su tutte: “Perché lo fai?”. C’è chi potrebbe rispondere: “Per curiosità”, chi invece “Per vera fede”, o ancora chi “Per cercare pace”.
Portarla in Italia? Sarebbe bello camminare e riscoprire la figura paterna
Sta di fatto che sono più di 30 anni che, ogni anno, questa Marcia di San Giuseppe si rinnova ed è nata nel 1976 dall’idea di tre amici, come racconta il quotidiano “Avvenire”. Quasi tutte le diocesi del Paese sono coinvolte in una marcia che, sarebbe bello, potesse prendere piede anche nel nostro Paese. Un’iniziativa che, in Francia, è un continuo crescendo di adesioni e di persone che vi partecipano. Portarla in Italia sarebbe davvero un successo e coinvolgere soprattutto i papà.
Il papà: il perno principale di una famiglia. Anche Giuseppe lo è stato per Gesù come suo “papà putativo”. Non si è mai tirato indietro dal compito che Dio stesso gli aveva dato, affidandosi completamente a Lui, specialmente nei momenti più complessi e difficili.
Farebbe bene a tutti riscoprire il ruolo fondamentale di San Giuseppe e ridonare valore alla paternità, oggi così attaccata e così in crisi. Sarebbe bello vedere i papà, di ogni età e generazione, in cammino insieme con i loro figli, aiutarli a scoprire e a riscoprire la fede, sull’esempio di come San Giuseppe ha educato, con Maria, Gesù secondo i precetti e i valori della fede vera.