Ecco i sintomi e segnali che fanno percepire eventuali presenze malefiche di natura spirituale nella nostra vita:
Vi siete mai chiesti se nella vostra vita c’è qualche presenza malefica? Beh, se avete aperto il link, vuol dire che anche il minimo dubbio, qualche volta vi è venuto.
Sono secoli che l’uomo si chiede in che modo si può essere certi di queste presenze e quando, invece, si tratta solo di malattie.
Già, perché in genere si dubita della presenza del male a causa di malattie mentali o nervose.
Tuttavia, io sono sicuro di quello che scrivo grazie alla mia esperienza pluriennale. Sia chiaro, non mi faccio forte delle intuizioni personali che potrebbero bastare. Uso invece dei test di ricerca che sono accessibili a tutti e che ognuno che lo voglia può fare comodamente su se stesso. Come fare a scoprirlo? I prossimi tre capitoli lo spiegano in maniera molto semplice.
Questo è un capitolo del libro (Indicazioni pastorali di un esorcista):
Per riconoscere presenze malefica bisogna ricercare tre indizi fondamentali: se non vi sono tutti e tre, allora non c’è maleficio. Viceversa, sì.
Primo sintomo: l’attacco notturno contro il sonno. La testa viene continuamente colpita per disturbare la psiche della persona, ma di notte avvengono i colpi più letali. Durante il sonno, le forze del male possono agire più comodamente.
Il primo sintomo è la difficoltà ad addormentarsi, risvegliarsi presto e non prendere più sonno, avere incubi, sognare cioè cose brutte e angoscianti che si esprimono con forza nella mente generando spavento, come sensazioni di cadere dall’alto, guidare una macchina che non si riesce a controllare, vivere una situazione paurosa dalla quale non c’è via di scampo.
Ciò che conta, però, è capire se tutto questo è naturale oppure no. Bisogna, cioè, accorgersi di cosa succede quando ci si alza dal letto la mattina. Segno della presenza del male è senza dubbio il fatto che ci si rialza più stanchi di quando si è andati a dormire. Il male agisce prevalentemente di notte perché riesce ad operare meglio su un individuo se comincia a sottrargli il sonno.
L’attacco al sonno è principio di distruzione della vita.
In questo modo elimina gradualmente nel soggetto colpito la possibilità di opporre resistenza.
Quando si perde il sonno, di conseguenza, si arriva alla perdita della personalità e della libertà per il proprio comportamento. Nei confronti di queste persone disturbate bisogna avere solo tanta comprensione e tanta delicatezza per evitare che la situazione si complichi ulteriormente. La mente del soggetto è disturbato, di notte più che di giorno. Così arriva a pensieri falsi, interpretazioni distorte.
Questa agitazione mentale pone in essere una deconcentrazione tale che gli individui non hanno più la capacità di applicarsi. Il ragazzo che va a scuola non riesce ad applicarsi, per esempio. La stanchezza mentale provoca frustrazione che rende la persone abitualmente triste. Così, questo stato di cose è nella maggior parte dei casi l’anticamera del suicidio. La mente disturbato è alla continua ricerca del letto. Vuole chiudersi in camera ed evitare il contatto con terzi.
Secondo sintomo molto importante sta nei gravi disturbi allo stomaco che la persona può avere. Talvolta, i soggetti interessati ingeriscono oggetti ‘fatturati’ che rimangono nello stomaco per molto tempo. Si comprende facilmente che più l’oggetto fatturato è vicino come distanza e presente come continuità di tempo alla persona, più è efficace l’azione malefica.
Pertanto, la carica più efficace è quindi quella far ingerire il pezzo fatturato: così, più che vicino, è al di dentro e la continuità non si interrompe mai neppure per qualche minuto. Una persona che lavorava come ‘manuale’ all’interno di un laboratorio di un mago, mi ha raccontato che dalla donna che voleva ottenere un legame d’amore con un uomo, si faceva portare il sangue delle mestruazioni.
Lo essiccava e lo fatturava, quindi lo scioglieva in acqua e il liquido veniva iniettato con la siringa dentro i cioccolatini che all’interno hanno la parte molle o contengono liquori; poi in qualche modo finivano per essere offerti all’uomo. L’oggetto ingerito può provocare fastidi enormi ed incessanti:
– difficile digestione, senso di pieno allo stomaco per cui si pensa di non dover mangiare, a volte anche difficoltà o ripugnanza a ingerire cibi (anoressia), dolori e pesantezza, conati di vomito ripetuti e anche violenti a seguito dei quali spesso non esce niente, se non un po’ di saliva, altre volte escono cose strane: questo è segno positivo di liberazione;
– riflessi negativi sul funzionamento dell’intestino provocati dall’azione devastante sulla digestione;
– un sintomo particolare, che può sembrare un pò strano, è un’ondata di angoscia che parte dallo sterno e sale fino alla gola e alla testa.
Terzo sintomo: avversione al sacro
Sia chiaro che Satana farà di tutto affinché la persona che vuoi colpire si allontani gradualmente da ogni pratica religiosa, sia individuale che collettiva. Questo sintomo è importantissimo perché fa intendere che l’unica via di salvezza sta proprio nella religiosità. “Da quanto tempo hai incominciato ad avvertire questi fenomeni strani?”
“Da quanto tempo hai incominciato a distaccarti dalla pratica religiosa?”
Queste le due domande che rivolgo successivamente alle persone che curo. Gliele pongo per aiutarle ad accettare questa realtà in maniera nitida perché spesso loro stessi non accettano la situazione. Cerco di ricostruire l’origine del male. Capire cosa sia successo nella loro vita. I principali aspetti dell’avversione al sacro sono i seguenti:
– distacco graduale per chi in qualche modo è praticante. Si incomincia spesso con pensieri vaghi sulla fede: forse non è vero niente, se Dio ci fosse perché c’è tanto male, a che serve pregare e andare in chiesa…
– mille motivi si sommano gradualmente per non far trovare più il tempo per pregare personalmente o per andare in chiesa;
– come ci sì mette a pregare, la testa parte. Si stabilisce, per esempio, alla sera, prima di andare a letto, di recitare alcune preghiere tra le più comuni. Si inizia, ma dopo un po’ ci si accorge che la mente se ne è andata altrove, le preghiere stabilite non sono state dette perché, come un colpo di spugna porta via lo scritto dalla lavagna, così qualcosa di invisibile ha cancellato il programma fissato;
– disagio a stare in Chiesa e a partecipare comunque a preghiere comunitarie.
Dato che la preghiera fatta insieme ad altri è sempre più efficace, è anche perciò la più ostacolata.
Stando insieme in chiesa per le celebrazioni liturgiche si possono sentire sensazioni di stanchezza, di nausea, di confusione mentale, di svenimento.
-La stessa difficoltà si trova per le partecipazioni alle preghiere nei gruppi ecclesiali, La prima volta che le persone vengono da me, se avverto che c’è veramente qualcosa di malefico, chiedo loro l’impegno a partecipare a qualcuna delle diverse riunioni di preghiera che facciamo per queste situazioni, come esporrò più avanti.
E’ questa la lunga descrizione di Don Raul Salvucci (esorcista) dei tre sintomi fondamentali che rivelano l’azione delle forze malefiche che operano sugli uomini.