Tempo di vacanza per rigenerarci, non solo per il nostro benessere fisico ma anche per quello dell’anima. Ecco alcuni luoghi che vi consigliamo.
Ecco allora dei luoghi incantevoli dove durante la stagione estiva, è possibile ricaricarsi e riposarsi, lontani da tutto e tutti, per darne beneficio sia al corpo che allo spirito.
Un luogo d’incanto per rigenerarsi
Quando pensiamo alla parola “eremo”, immaginiamo subito una vita solitaria, in piena ed unica contemplazione di Dio e del creato. Chi non vorrebbe andarci almeno una volta della vita per staccare la spina con il mondo esterno.
L’estate è la stagione propizia per fare ciò e, per questo, abbiamo deciso di proporvi dei luoghi che possono definirsi sia turistici dal punto di vista storico ed artistico, ma anche e soprattutto spirituale. Perché non solo il corpo ha bisogno di riposarsi, ma anche l’anima. Che siano essi in montagna, in collina o al mare, purchè ci permettano di vivere la vicinanza con Dio lontano da ogni tipo di distrazione.
Uno di questo è il Convento di San Francesco del Deserto, a Venezia. Un luogo solitario, posto su di un isolotto della laguna, ma lontano dal caos della città e dal suo traffico di turisti di ogni giorno. Perfetto per dare alla nostra anima quel nutrimento spirituale di cui ha bisogno.
L’isolotto di Francesco
Partiamo da un presupposto – considerazione: l’isolotto dove si trova questo convento è raggiungibile soltanto su una delle barche in possesso al convento. Questo fa sì che il luogo diventi ancora più ricercato per chi necessita davvero di un momento di pace e preghiera.
Questo luogo ha una storia molto antica. Nel 1220, Francesco d’Assisi era di ritorno dall’Oriente, dove si era recato dai Saraceni e nel luogo dove i Crociati cercavano di opporsi alla conquista, da parte araba, proprio della Terra Santa. Aveva dialogato in modo pacifico con il Sultano, allacciando con lui anche un’amicizia. Dopo la sua missione, si era imbarcato su di una nave veneziana ed aveva fatto ritorno in Italia.
Una volta sbarcato, Francesco deve fare i conti con le tantissime persone che lo ammirano e che vogliono seguirlo. Ma lui ha bisogno di un luogo di pace, dove fermarsi, nel silenzio più assoluto, per pregare, meditare e riflettere sul da farsi. Per questo motivo, arriva su di un piccolo isolotto di un nobile veneziano e, qui, viene accolto da tantissimi uccelli che cantano, quasi come se tutto fosse in suo onore.
Il dono fatto dal nobile veneziano ai frati
Oggi, quell’isolotto, si chiama proprio di “San Francesco del Deserto”. Dopo 5 anni dalla canonizzazione del Frate con le stimmate, il nobile veneziano proprietario di quell’isolotto dove Francesco aveva trovato rifugio, decide di donarlo ai frati suoi discepoli.
Qui viene edificata una prima chiesetta, riportata poi alla luce, dopo gli scavi archeologici degli anni ’60 del Novecento.
Oggi questo isolotto, oltre ad essere un luogo di fede, pace e spiritualità, dopo esser stato abbandonato per alcuni anni, è scrigno anche di arte e storia e, ciò, attira ogni anno coloro che, proprio presso la piccola comunità di frati francescani, vogliono lì, fare un soggiorno spirituale.
Fonte: sanfrancescodeldeserto.it