“Incontrare Dio: è possibile?”, questo il tema del Convegno in Vaticano per trovare nuove vie di evangelizzazione.
Un’iniziativa dai risvolti nuovi e particolari per un vero incontro con Dio, anche contro la crisi della fede che il mondo sta attraversando. Ne parla Monsignor Fisichella.
Spazi di riflessione, formazione, discernimento sulla fede cristiana, cosa ci allontana dalla fede in questo mondo così caotico: sono solo alcuni dei temi che il convegno “Incontrare Dio: è possibile?” sta affrontando in questi giorni in Vaticano. L’iniziativa è stata promossa dal Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, anche sulla volontà e necessità, espressa da Papa Francesco, di dare un nuovo slancio alla fede e al suo modo di annunciarla.
Monsignor Fisichella: “Tre strade per ascoltare Dio”
In un’intervista a Vatican News, Monsignor Rino Fisichella, presidente del Consiglio Pontificio per la Nuova Evangelizzazione, ha illustrato quali possono essere le strade per un incontro, anche esistenziale, con Dio: “Si può partire da tre situazioni esistenziali. La prima è la ricerca di Dio a cui dovremo rispondere con il suscitare il desiderio della fede. Poi il tema della indifferenza, tipica di chi ha ricevuto la fede, di chi deve ritrovare la gioia. Infine il tema della nostalgia di Dio che è presente nel cuore di ogni uomo e di ogni donna”.
Ma si può incontrare Dio?
Ma come è possibile incontrare Dio? “Non dimentichiamo che Dio è il grande sconosciuto nella cultura contemporanea. Non c’è una conoscenza coerente, bisogna ricercare le cause di tutto questo. Il nostro incontro internazionale si muove proprio su questa prospettiva: suscitare la ricerca di Dio, il desiderio di Dio e fare in modo che i cristiani siano ancora capaci di poter comunicare la gioia di averlo incontrato”.
Dio ci parla?
Molte volte ci chiediamo: ma siamo noi in silenzio o è Dio che non ci sente? “Forse perché noi non siamo neppure capaci di usare le parole giuste, forse perché anche il nostro comportamento si è allontanato dalla nostra responsabilità di essere annunciatori del mistero di Dio e, quindi, non riusciamo a sentirla la voce di Dio. Ma lui ci parla, in ogni momento e in ogni occasione”.
Tante domande ci poniamo su questo aspetto, ma forse è più semplice di quel che si crede l’ascolto della voce di Dio.
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: vaticannews.va
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