Una storia straordinaria che ha per protagoniste cinque sorelle, di sangue, che nel giro di due anni lo sono diventate, è il caso proprio di dirlo, ancora più di prima, consacrandosi tutte cinque al Signore.
Una vicenda che ha fatto molto scalpore e ha incuriosito in tantissimi per la forte testimonianza evangelica che ne emerge.
Le protagoniste di questa storia incredibile si chiamano Jordán, Francesca, Amada, Ruth Maria e Nazareth. Sono cinque sorelle che a un certo punto hanno deciso, una alla volta ma nell’arco di solamente due anni, di entrare nell’istituto di religiose contemplative Iesu Communio, fondato nel 2010 a Burgos, nel nord della Spagna. Diventando tutte e cinque suore.
La decisione straordinaria delle cinque sorelle
Delle cinque, a cominciare è stata Jordán, e un anno dopo lo stesso passo lo hanno fatto Francesca e Amada. Tempo due mesi e ha seguito loro la sorella più grande Ruth Maria, e dopo solamente sei mesi è arrivata anche Nazareth. Un video pubblicato dall’istituto, in lingua spagnola, racconta la loro storia che ha fatto il giro del mondo.
Ancora più incredibile è stato il fatto che tra di loro le sorelle non avevano mai affrontato l’argomento della loro vocazione religiosa. “Non sapevamo di questa sete che lo Spirito Santo stava suscitando in noi”, ha affermato una delle cinque, Amada, aggiungendo che “è stata una grande sorpresa per tutti quando nostro Signore ha chiamato tutte e cinque noi sorelle nell’istituto nell’arco di due anni”.
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Quando Amada ha preso parte ad alcuni incontri organizzati nella sua parrocchia dall’istituto Iesu Communio, in cui si condividevano esperienze di “riscatto e guarigione”, per lei è arrivata una vera e propria folgorazione. Stava infatti studiando Pedagogia, in particolare legata al mondo della disabilità, e ha scoperto che il Signore stava operando in Lei anche attraverso il suo studio.
Le parole di una delle cinque sulla consacrazione
“Dio era nelle persone disabili, e voleva ottenere il meglio da me come persona”, ha così affermato. “La mattina studiavo e pensavo a quelli che sarebbe stato positivo per questa o quella persona. Alla fine, la pienezza è la donazione di se stessi. Siamo fatti per amare ed essere amati, ed Egli è la fonte dell’amore”.
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Di fronte a queste considerazioni, Amada si è rivolta alla madre superiora dell’istituto. “Avevo bisogno di sapere se era vero o se mi stavo inventando tutto”. Tredici anni dopo, Amanda non ha alcun dubbio riguardo alla sua scelta, contornata da quella delle sue cinque sorelle. “Il dono della consacrazione non ha eguali. Oggi resto qui per amore nei Suoi confronti, e sento che Egli mi ama moltissimo. Sento di essere profondamente amata da Lui. Gratuitamente”.