Il gesto compiuto prima di morire che ha colto tutti di sorpresa. Quello di una anziana signora che ha stupito l’intero Paese.
16 enti nominati nel testamento della professoressa 96enne che aveva preparato tutto, anche il necrologio. Una storia che arriva da Genova, ma ha colpito l’Italia intera.
L’ultimo gesto per gli ospedali della sua città
È andata via lo scorso 9 dicembre. Era una persona riservata, una professoressa di Lettere che ha lasciato tutti senza parole sino all’ultimo. La signora Marisa, 96 anni, aveva preparato ogni cosa, persino il proprio necrologio, all’interno del quale salutava gli affetti di sempre, ringraziava i medici, e ricordava i tanti allievi che aveva conosciuto nella sua lunga carriera.
Ma c’è stata una particolarità che ha stupito tutti. Nel suo testamento, la signora ha lasciato in beneficenza circa 25 milioni di euro a 16 enti. Tanti gli enti, specie nel territorio di Genova: fra questi gli ospedali Gaslini e Galliera.
Chi la conosceva ricorda la sua riservatezza e ritrosia ad apparire, in particolare in atti di beneficenza. Molto religiosa, non si era sposata e per l’età viveva da ultimo piuttosto ritirata. Lucida fino agli ultimi giorni della sua vita, come racconta chi l’ha vista ed assistita.
Una professoressa riservata e molto religiosa
L’eredità della professoressa, 25 milioni di euro in beneficienza su beni mobili e depositi nei conti correnti. Una ripartizione specifica: 5 milioni ciascuno andranno a Galliera, Gaslini, Don Orione e Airc.
Quasi altri 4 milioni sono poi ripartiti tra: Amnesty International, Amici senza frontiere, Save the Children, Fondazione Don Carlo Gnocchi, Associazione italiana Amici di Roul Follereau, Lega del Filo d’oro, Suore missionarie della carità opera Madre Teresa di Calcutta, Piccole suore dei poveri, Fondazione Opera S. Francesco dei Poveri, Associazioni Missioni Don Bosco e Opera d’Assistenza Progetto sorriso nel mondo.
Parte dell’eredità ai due ospedali di Genova
All’ospedale “Galliera” andranno anche i proventi della vendita di una villa vicino al mare, mentre gli arredi andranno al “Don Orione”. Una specifica, proprio per i due nosocomi, è stata data dalla stessa professoressa: utilizzare il lascito per la ricerca e l’acquisto di apparecchiature necessarie per più opportune cure degli ammalati.
La signora, oltre alla beneficenza, ha, comunque, ricordato generosamente anche la nipote, la badante di anni, e vari amici.
Un gesto che ha commosso tutti e che ha lasciato tutti senza fiato.
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ROSALIA GIGLIANO