Chi non conosce la Coroncina alla Divina Misericordia? E se ancora non la conoscessimo dobbiamo proprio rimediare: è un tesoro di misericordia di Dio.
La Coroncina alla Divina Misericordia fu consegnata a Santa Faustina Kowalska da Gesù tra 13 e il 14 settembre 1935 a Vilnius, in Polonia, nel convento dove la Santa si trovava.
Per la prima volta è stata recitata da Suor Faustina, a cui fu affidata la diffusione del culto della Divina Misericordia, per chiedere misericordia per il mondo intero.
Successivamente Gesù, dopo averle indicato la forma migliore della preghiera, gliela affidò (Q. I, p. 192 – Q. I, p. 193 ) dicendo:
- “Per la recita di questa coroncina Mi piace concedere tutto ciò che Mi chiederanno”.
A Gesù è piaciuto associare alla Coroncina molte e grandissime promesse:
- “Chiunque reciterà la Coroncina alla Divina Misericordia otterrà tanta misericordia nell’ora della morte – cioè la grazia della conversione e la morte in stato di grazia – anche se si trattasse del peccatore più incallito e la recita una volta sola”… (Quaderni…, II, 122)
- “Quando verrà recitata vicino agli agonizzanti, mi metterò fra il Padre e l’anima agonizzante non come giusto Giudice, ma come Salvatore misericordioso”(Quaderni…, II, 204 – 205). Gesù ha promesso la grazia della conversione e della remissione dei peccati agli agonizzanti in conseguenza della recita della Coroncina da parte degli stessi agonizzanti o degli altri
- “Tutte le anime che adoreranno la Mia Misericordia e reciteranno la Coroncina nell’ora della morte non avranno paura. La Mia Misericordia li proteggerà in quell’ultima lotta” (Quaderni…, V, 124).
Poiché queste tre promesse sono molto grandi e riguardano il momento decisivo del nostro destino, Gesù rivolge ai sacerdoti un appello affinché consiglino ai peccatori la recita della Coroncina alla Divina Misericordia come ultima tavola di salvezza.
- “Con essa otterrai tutto, se quello che chiedi è conforme alla Mia volontà”.
Le condizioni della Coroncina alla Divina Misericordia
Gesù ha stabilito tre condizioni necessarie perché la preghiera in quell’ora sia esaudita:
- la preghiera deve essere diretta a Gesù e dovrebbe aver luogo alle tre del pomeriggio, ora della sua morte;
- deve riferirsi ai meriti della Sua dolorosa passione.
Come recitare la Coroncina alla Divina Misericordia:
La recita della Coroncina è così stabilita:
- Segno della Croce, Padre Nostro, Ave Maria, Credo
Sui grani del Padre Nostro si recita:
- “Eterno Padre, io ti offro il Corpo, il Sangue, l’Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio e Signore nostro Gesù Cristo, in espiazione dei nostri peccati e di quelli del mondo intero”.
Sui grandi dell’Ave Maria si recita:
- Per la sua dolorosa Passione, abbi misericordia di noi e del mondo intero.
Alla fine si recita per 3 volte:
- Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi e del mondo intero
- Si conclude la preghiera facendosi il Segno della Croce.
A chi è rivolta la Coroncina?
- Recitando la coroncina ci uniamo all’offerta di Gesù fatta sulla croce “in espiazione dei nostri peccati e di quelli del mondo intero”. In essa offriamo a Dio Padre il Suo Amatissimo Figlio e dunque ci appelliamo al “motivo più forte per essere esauditi da Dio” (R., p. 27).
- La recita di questa preghiera è anche un atto di misericordia, poiché in essa impetriamo “la misericordia per noi e per il mondo intero”. Il pronome “noi” sta a significare, secondo la spiegazione di don I. Rozycki, la persona che recita la preghiera e coloro per i quali desidera pregare.
- Invece “il mondo intero” – sono tutte le persone che vivono sulla terra e le anime che soffrono in purgatorio.
Elisa Pallotta