Una giovane che, nel mezzo di una tragedia, ha trovato la forza di consolare la sua mamma con alcune ultime toccanti parole.
Gloria Trevisan, morta nel rogo della Greenfell Tower, lasciò alla sua mamma parole di speranza: “Sto per andare in cielo”.
“Sto per andare in cielo, vi aiuterò da lì”: sono state queste le ultime parole che la mamma di Gloria ha raccolto da sua figlia, prima che quest’ultima morisse nel rogo della Greenfell Tower, in Inghilterra, insieme al suo fidanzato Marco. I loro resti mortali furono identificati fra la fine di giugno e l’inizio di luglio del 2017.
Ragazzi belli, innamorati, che avevano deciso di vivere al di là del nostro Paese, in Inghilterra, dove lavoravano…ma nessuno mai avrebbe potuto immaginare una disgrazia simile. Anche Marco ha salutato suo padre alla stessa maniera di come Gloria aveva fatto con i suoi genitori.
Ma la cosa che ci domandiamo è: come hanno fatto i genitori dei due ragazzi a sopravvivere, non solo dopo aver saputo della morte dei loro ragazzi, ma nel mentre, quando alla notizia dell’incendio, si è palesata loro davanti la morte dei figli? Esser colpiti dal loro coraggio, ma soprattutto dalle parole di una figlia che, sapendo che da un momento all’altro sarebbe morta, ha detto: “Sto per andare in cielo”.
Quasi un vero e proprio “non preoccupatevi. Vado in Paradiso, da Dio”. Sia Gloria che Marco, sono stati capaci di rassicurare i loro genitori, mentre il fumo dell’incendio, piano piano se li portava via, con un relativo ritardo dei soccorsi.
Forse sì…il palazzo dove vivevano era vecchio, ristrutturato solo nel 1974. Ma tutto questo non giustifica, di certo, la morte di due giovani e di tutti gli altri morti dell’incendio della Greenfell Tower.
L’ora della sua morte si stava avvicinando e Gloria ha saputo rendersene conto. Marco era con lei, ed ha cercato di rassicurarla, come ha rassicurato anche i suoi genitori ed i suoi suoceri. Le parole di Gloria, si fanno ancora più tragiche, ma convincenti, alle 4 del mattino: “Mamma, mi sono resa conto che sto morendo. Grazie per quello che hai fatto per me” – come ha riportato un articolo del Corriere della Sera del giugno 2017.
Un sacrificio, una morte assurda che, come per le altre 72 vittime, avrebbe avuto anche un prezzo di risarcimento: circa 68mila euro per vittima. Un affronto alla memoria, all’amore di un genitore per un figlio. Un figlio non ha prezzo, e questo i genitori di Marco e Gloria lo hanno sempre saputo. Per questo non hanno accettato “questo rimborso”, se così può esser chiamato.
Ora Marco e Gloria sono in Paradiso, davvero ci guardano dal cielo e ci guidano insieme agli altri Angeli del Paradiso.
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: aleteia.org
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