Quel bambino coraggioso riuscì ad eludere la sicurezza e ad abbracciare forte a sé il Santo Padre. Nessuno avrebbe mai immaginato che cosa gli sarebbe accaduto dopo.
Era la Giornata Mondiale della Gioventù che si è svolta a Rio de Janeiro nel 2013, lo stesso anno dell’elezione di Papa Francesco.
Il piccolo e il Papa
Un bambino che si avvicina al Papa. Tanti ne abbiamo visti in questi anni e nelle diverse occasioni pubbliche alle quali il Pontefice ha partecipato. Ma quella era un’occasione del tutto speciale: era la Giornata Mondiale della Gioventù a Rio de Janeiro. Francesco era lì in Brasile per celebrarla e, con la sua Papamobile passava per le strade, salutando e benedicendo i fedeli accorsi per vederlo.
All’epoca era solo un bambino, ma Nathan riuscì a passare i cordini di sicurezza e ad avvicinarsi al Papa. La sicurezza avrebbe voluto allontanarlo, ma Francesco no. L’ha preso e l’ha abbracciato. Un gesto caloroso, pieno d’amore. Perché avrebbe dovuto allontanare quel bambino che voleva solo salutarlo?
Nessuno avrebbe mai pensato che, quell’abbraccio, sarebbe stato l’inizio di un percorso che avrebbe portato Nathan, oggi giovane, a dire SI a Gesù. Dal 2013 qualcosa nel suo cuore è cambiato, una luce ha cominciato a splendere e una voce a farsi sempre più insistente.
Nathan e l’incontro con Francesco: oggi sta per diventare frate
Aveva 9 anni quando incontrò il Papa. Oggi ne ha 18 e Nathan è un giovane postulante dell’Ordine dei Frati Minori a Rondonópolis. Quell’abbraccio a Francesco con le lacrime agli occhi quando era piccolo, prima che la sicurezza lo consolasse e lo riportasse alla sua famiglia. Oggi l’abbraccio a Gesù e la sua volontà di seguirlo nella sua vigna e mettersi al servizio di tutti.
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Una foto lo ritrae con l’abito bianco e una croce al petto. Il Vescovo della sua Diocesi ha confermato che “Nathan ha ricevuto una croce pettorale dal Papa, con il permesso di indossarla”.
Una scelta la sua segnata da quell’abbraccio: nel 2013 l’incontro con Francesco, nel 2016 la partecipazione al mese vocazionale della Conferenza Episcopale Brasiliana e la sua scelta. Oggi Nathan ha intrapreso il cammino per diventare frate.
Gesù aveva tracciato la sua strada: aveva solo bisogno di un momento speciale per “vederla meglio”.
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