L’adesione alla manifestazione è stata grande, sia in piazza che sui social network dove molti cittadini italiani hanno postato foto con magliette rosse per mostrare la propria solidarietà a quei migranti morti in mare nel corso di questi anni. La scelta della maglietta rossa, ha spiegato don Ciotti, è un simbolo legato al fatto che i tre bambini annegati a largo della Libia nei giorni scorsi sono stati trovati con indosso una maglia di quel colore. Non era, inoltre, la prima volta che dei piccoli migranti annegati erano stati trovati con una maglietta rossa, probabilmente le madri di quei bambini scelgono appositamente un colore vivace nella speranza che se si verifica un naufragio i primi ad essere salvati siano proprio i bambini.
All’iniziativa di sensibilizzazione dell’opinione pubblica nei confronti dei migranti in mare hanno partecipato anche alcuni esponenti del PD. Da sempre il Partito Democratico si è schierato contro la dura opposizione agli sbarchi dei migranti e la manifestazione è sembrata ai politici un momento opportuno per ribadire il proprio dissenso sulla politica dei respingimenti. D’altra parte è pur vero che l’adesione può essere vista come strumentale e non incisiva nel risolvere la questione migranti, di sicuro la vede in questo modo il ministro dell’Interno Salvini che in queste ultime ore ha prima ironizzato sulle magliette rosse: “Peccato, io non ho una maglietta rossa”, quindi a continuato dritto per la sua strada ribadendo la sua idea che per bloccare le morti in mare bisogna bloccare il traffico dei migranti dal punto di partenza.
In tal senso oggi ha dichiarato oggi di voler bloccare l’accesso ai porti italiani anche alle navi militari europee: “Dopo aver fermato le navi delle ong giovedì porterò al tavolo europeo di Innsbruck la richiesta italiana di bloccare l’arrivo nei porti italiani delle navi delle missioni internazionali attualmente presenti nel Mediterraneo”, aggiungendo inoltre: “Purtroppo i governi italiani degli ultimi 5 anni avevano firmato accordi perché tutte queste navi scaricassero gli immigrati in Italia”, dirottando così sul precedente governo la responsabilità dell’eccessivo flusso di migranti e delle relative conseguenze a largo delle nostre coste. Da tempo, infatti, il leader leghista punta il dito contro il precedente governo per aver permesso che il traffico di esseri umani crescesse a dismisura.
Luca Scapatello
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