Lo studio diffuso dalla Nasa, evoca un incredibile collegamento con la terza parte del segreto dato dalla Madonna a Suor Lucia. È stato realizzato in collaborazione con l’Università delle Hawaii, poi pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature Climate Change.
In questo si prospetta una prossima “oscillazione” nell’orbita della Luna, da cui deriverebbe un fatto ben rilevante per la terra.
Da questo potrebbero infatti scaturire possibili catastrofiche inondazioni lungo le coste degli Stati Uniti, di una intensità piuttosto rilevante. Si parla infatti di una forza addirittura di tre o quattro volte superiori rispetto a quanto avviene normalmente. Di conseguenza, le ripercussioni sarebbero molto pesanti. Difficile però ovviamente prevederle nel dettaglio.
In questo studio si parla infatti di a una possibile futura catastrofe che avverrà durante il corso del 2030 e che riguarderà la Terra, ma anche la Luna. Nello specifico, di “inondazioni catastrofiche nel 2030”.
La National Oceanic and Atmospheric Administration solo durante il corso del 2019 ha infatti segnalato 600 inondazioni dovute a fenomeni simili, ma stavolta le cose parrebbero ancora più serie. Questo per via della coincidenza che ci sarà nel 2030, tra il forte innalzamento del livello del mare e un ciclo lunare particolare. Tanto da fare in modo che alcune città costiere finirebbero nel vortice di questo ciclone che potrebbe durare anche un decennio.
Per oscillazione lunare si intende un ciclo naturale della Luna durante il quale le maree possono risentire di una maggiore o minore intensità. Questo, a causa degli effetti dell’attrazione gravitazionale della Luna sul pianeta Terra, porterebbe ad effetti al momento ancora sottostimati, ma che potrebbero arrivare a produrre effetti gravi nel momento in cui il livello del mare sarà più alto, soprattutto nei periodi in cui Luna e Terra si metteranno in linea col Sole.
Tra i commentatori più arditi, c’è persino chi metterebbe in relazione questa vicenda con l’ultima profezia di Fatima, e in particolare con la terza lettera in cui si parla di un grande terremoto che devasterà la terra. “Vedo la terra scuotersi e tremare, città e villaggi sepolti, rasi al suolo, inghiottiti, montagne di gente indifesa, vedo i fiumi e i mari che trabordano e inondano e le anime che dormono il sonno della morte”, era infatti scritto nell’ultima drammatica lettera di Suor Lucia.
Le apparizioni di Fatima furono sei e si susseguirono mensilmente fra il 13 maggio e il 13 ottobre 1917, davanti a Lucia e dei suoi cuginetti Francisco e Jacinta, divenuti beati nel 2000. Il 13 luglio dello stesso anno ci fu la rivelazione di un Segreto diviso in tre parti, dove le prime due furono note nel 1942, e l’ultima solamente nel 2000, per volere di papa Wojtyla e con il commento dell’allora prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, il cardinale Joseph Ratzinger, futuro Benedetto XVI.
Nella prima e nella seconda parte del Segreto si mostra una spaventosa visione dell’ inferno, la devozione al Cuore Immacolato di Maria, la Seconda guerra mondiale, i problemi causati al mondo dalla Russia e nello specifico dall’ateismo comunista. Nella terza, invece, inizialmente si parlò delle sofferenze che avrebbero vissuto la Chiesa e il Papa, in cui Giovanni Paolo II peraltro si rivide nell’ambito dell’attentato operato nei suoi confronti dal turco Ali Agca.
Soltanto che restano ancora molti dubbi su questo testo, e sono diverse le personalità ecclesiastiche che sostengono di avere letto integralmente il terzo Segreto, e che il testo reso pubblico no coinciderebbe con l’originale. Secondo alcuni, dietro la decisione di non rivelare interamente il contenuto del terzo segreto ci sarebbe la volontà di fare prudenza rispetto alla visione di Suor Lucia, troppo dura per essere diffusa.
Per cui è abbastanza normale che si avanzino le ipotesi più dure, come potrebbe essere quella legata allo scenario prospettato dalla Nasa, o anche dalla attuale pandemia che il mondo oggi sta vivendo.
Giovanni Bernardi
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