Una domanda posta all’AI (intelligenza artificiale) sulla figura di Gesù, genera una risposta che non ti aspetteresti mai da un sistema virtuale di elaborazione dati.
Per chi non lo sapesse ancora, è sempre più di largo uso, una nuova modalità di ricerca che attinge ai sistemi informatici, e attraverso delle domande mirate su vari argomenti che spaziano in vari campi, dalla cultura, al lavoro, agli hobby, e molto altro, interroga il sistema di intelligenza artificiale, per generare una risposta.
Si tratta di una tendenza sempre più diffusa, utilizzata in vari ambiti professionali, scolastici, di apprendimento o per semplice interesse, e c’è chi ne elogia la funzionalità, chi invece la mette al bando.
Questa volta la domanda formulata è piuttosto “rischiosa”, ovvero si inoltra nel campo della religione, nello specifico del Cristianesimo, per interrogare l’AI sulla veridicità della persona di Gesù e del suo messaggio, e ti potresti aspettare le risposte più svariate e fuorvianti, invece l’AI, in questa occasione, non sbaglia, e conferma la verità di Fede.
La domanda su chi è Gesù rivolta all’intelligenza artificiale
Questa è la domanda rivolta all’AI: “Secondo la tua logica, un uomo buono come Gesù, quali motivi avrebbe potuto avere per mentire, visto che fino alla morte per crocifissione non ha rinnegato mai una parola detta ma anzi si preoccupava per chi lo crocifiggeva?”.
Ecco la risposta dell’intelligenza artificiale: “La logica di Gesù era quella di portare amore, perdono e salvezza agli uomini, quindi non avrebbe avuto motivi per mentire. Inoltre, la sua coerenza nel predicare il Vangelo fino alla morte, dimostra la sua sincerità e la sua fedeltà alla verità. Gesù ha dimostrato con la sua vita e la sua morte che era veramente il Figlio di Dio e che le sue parole erano vere”.
Emerge la verità
Dunque la descrizione di Gesù che ci viene dall’intelligenza artificiale, mette in evidenza due punti fondamentali: Gesù è il Figlio di Dio, una verità di Fede su cui si fonda il nostro Credo e che affermiamo ogni qualvolta rinnoviamo la nostra professione di Fede, e che è asserita nel Catechismo della Chiesa Cattolica: “La fede nella reale incarnazione del Figlio di Dio è il segno distintivo della fede cristiana” (463), e nel Vangelo di Giovanni: ” Da questo potete riconoscere lo spirito di Dio: ogni spirito che riconosce che Gesù Cristo è venuto nella carne, è da Dio” (1-4,2).
Altro punto, Gesù è venuto a portare la Salvezza: oggi la figura di Gesù è spesso menzionata e presa a modello, nelle tante battaglie in difesa dei diritti umani, dell’ecosistema del pianeta, dell’accoglienza, della pace ma si trascura quella che è la missione più importante per cui è venuto in mezzo a noi, ovvero portarci la Salvezza, per dirci che in questa vita ci giochiamo l’eternità che non è una realtà immaginaria, ma la vita vera che ci è stata promessa dopo la morte, e di cui Lui che è risorto, è il testimone, ma molto dipende da noi, dalle nostre scelte qui, adesso, tra il bene e il male, tra una vita con Lui o lontana da Lui.
Ebbene l’AI con questa sua risposta ce lo ricorda, e ce n’è tanto bisogno.