Se potessimo interpellare Padre Pio sull’aborto -argomento tanto discusso e considerato assodato in molte sfere sociali e culturali- sui fatti riguardanti le manifestazioni pro e contro l’interruzione volontaria di gravidanza, sulle donne che, celandosi dietro l’inno alla libertà di disporre del proprio corpo, decidono di non tenere il bambino, frutto di un rapporto sessuale, cosa ci direbbe, offrendoci certamente il punto di vista di un cristiano vero?
Padre Pio e la Legge 194
Intanto, ricordiamo che sono passati già 40 anni dall’approvazione della legge 194 (del 22 Maggio del 1978) e tante sono state le donne che hanno lasciato morire il loro bambino, sentendosi anche legittimate a farlo.
Mentre gli abortisti si impegnano a trovare i mezzi più consoni, per toglierci il diritto di pensiero e di espressione, noi rispondiamo con le parole di Padre Pio, sull’argomento.
Padre Pellegrino gli aveva chiesto:“Padre, lei stamattina ha negato l’assoluzione per procurato aborto ad una signora. Perché è stato tanto rigoroso con quella povera disgraziata?”.
Padre Pio: “Il giorno in cui gli uomini (…) perderanno l’orrore dell’aborto, sarà un giorno terribile per l’umanità. Perché è proprio quello il giorno in cui dovrebbero dimostrare di averne orrore”.
“L’aborto non è soltanto omicidio, ma pure suicidio. E con coloro che vediamo sull’orlo di commettere con un solo colpo l’uno e l’altro delitto, vogliamo avere il coraggio di mostrare la nostra fede? Vogliamo recuperarli sì o no?!”.
Padre Pellegrino, allora, gli chiese cosa volesse dire con la parola “suicidio”.
Padre Pio rispose: “Capiresti questo suicidio della razza umana se, con l’occhio della ragione, vedessi la bellezza e la gioia della terra, popolata di vecchi e spopolata di bambini: bruciata come un deserto. Se riflettessi, allora sì che capiresti la duplice gravità dell’aborto: con l’aborto si mutila sempre anche la vita dei genitori”.
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Antonella Sanicanti
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