La nuova vita di Sara Tommasi che dal baratro ha ritrovato la luce, tutto grazie ai suoi cari che le sono stati sempre vicini.
La prima volta che intervistai Sara Tommasi, era il 2013, al ritorno dal suo primo pellegrinaggio a Medjugorje, era appena uscita dal “baratro”, in cui purtroppo, poco dopo, è ricaduta.
Da allora, la Tommasi ha cercato di rialzarsi e giorno dopo giorno, cerca di riprendere in mano la sua vita con l’aiuto della sua famiglia e delle persone che le vogliono bene. Oggi è sposata con il manager Antonio Orso e vive serenamente la sua vita matrimoniale.
Sara ha un curriculum da invidiare, una laurea in Economia presso l’Università Bocconi di Milano e un lungo elenco di partecipazioni a programmi televisivi tra conduzioni, reality e teatro. Negli ultimi anni il suo nome è stato accostato al porno e alla droga ma noi con questa intervista esclusiva vogliamo parlare della sua rinascita a vita nuova.
Sara ha scritto un libro in cui racconta la sua rinascita “Ricomincio da Sara” edito da Herkulesbooks.
Sara hai lasciato l’Italia e vivi in Egitto con tuo marito. Come mai questa scelta?
Non proprio, mi divido tra l’Egitto e l’Italia, diciamo che vivo in entrambi i Paesi. La scelta di andare in Egitto è stata perché mi piace molto stare a contatto con il mare, con la natura, con i paesaggi incontaminati. Mi fa molto bene, ritrovare me stessa in questo contesto. Fa parte della mia riabilitazione in un certo senso.
In passato sei stata in pellegrinaggio a Medjugorje. Cosa rappresenta per te questo luogo?
Medjugorje è un luogo sacro, lo ricordo con tanto affetto e tanta emozione; poi mia madre è tanto cristiana e tanto credente perciò mi ha insegnato i valori della fede, e da lì è scattato qualcosa che mi ha aiutata tanto nella mia vita.
Qual è il tuo rapporto con la fede oggi?
Io e mio marito frequentiamo la parrocchia di sant’Antonio a Terni dove si trovano i frati francescani. A volte ci soffermiamo a parlare con loro e queste chiacchierate ci aiutano tanto.
Ti va di parlarci del bipolarismo? Tu hai sofferto in passato di questa malattia e ancora oggi ci sono tanti tabù. In cosa consiste esattamente?
Il bipolarismo è una malattia molto grave che alle volte tende ad essere sottovalutata. Io l’ho sottovalutata, non mi sono curata e mi sono ritrovata a fare scelte sbagliate.
Infatti proprio per il fatto di non essermi curata ho permesso a persone sbagliate di avvicinarsi e di condurmi su vie che mi hanno portato solo tanta sofferenza.
Di tabù ce ne sono parecchi infatti, e quello che sto cercando io di fare è di normalizzare la malattia come ho fatto al monologo delle Iene.
La cosa importante del bipolarismo è farsi aiutare, cercare una mano come ho fatto io e magari non necessariamente attraverso cliniche (perché magari non è ad un livello grave) magari serve una chiacchierata dallo psicologo.
Io ho ricevuto tantissimi messaggi di aiuto da parte di familiari, e anche di persone affette di bipolarismo che volevano parlarne in qualche modo.
Oggi come guardi il tuo periodo buio? O meglio il porno e la droga sono un ricordo ormai elaborato o ti fa male pensare che abbiano fatto parte del tuo passato?
Mi fa molto male pensare a quel periodo, soprattutto adesso che l’ho realizzato perché allora non mi rendevo conto. Grazie alle persone care a mia madre e ad Antonio sono riuscita a superare quel periodo. Ciò che mi fa più male è che oltre ad aver fatto del male a me stessa l’ho fatto soprattutto ai miei cari.
Attualmente prendi ancora dei farmaci?
I farmaci che prendo ora sono molto blandi e riesco ad avere una vita normale e quindi mi sono normalizzata grazie all’aiuto delle persone care e allo psicologo.
Si può guarire dal bipolarismo?
Il bipolarismo bisogna tenerlo sotto controllo, bisogna conviverci ma non credo che si possa guarire definitivamente. Però puoi vivere una vita normale, se ti fai aiutare anche prendendo qualche farmaco.
La tua rinascita possiamo dire che ha un nome: Antonio!
La mia rinascita è in mio marito oltre che in mia madre che mi ha aiutata tantissimo, ma Antonio ha dato anche una svolta alla mia carriera, perché da quando lo conosco sono successe tante cose belle e poi soprattutto mi sento appagata.
Grazie a lui ho riscoperto la progettualità: fare la spesa, gestire una casa, ed avere progetti insieme di vita.
Prima di incontrare lui non conoscevo questo modo di vivere.
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Tra i miei progetti c’è la voglia di voler fare un docu-film che sia da monito per tutte quelle ragazze che come me si trovano in questa situazione, e che si affacciano nel mondo dello spettacolo. Poi ho anche fatto una linea di gioielli che presto usciranno in tutte le gioiellerie con il brand Capricci store.