Le Chiese d’Europa richiamano all’attenzione di tutti l’emergenza ambientale, e spiegano che la pandemia ci invita a collaborare per la cura del Creato.
Il Coronavirus ci ha mostrato infatti il bisogno di collaborare tutti insieme per un obiettivo comune, tra i quali ci sono anche le emergenze ambientali. Ovvero “la devastazione ambientale e la minaccia del cambiamento climatico”.
“Quest’anno la pandemia di Covid-19 ha rivelato quanto sia profondamente interconnesso il mondo. Ci siamo resi conto più che mai che non siamo isolati gli uni dagli altri e che le condizioni per la salute e il benessere umano sono fragili. Gli impatti della pandemia ci costringono a prendere sul serio la necessità di una vigilanza e di condizioni di vita sostenibile in tutta la terra”.
Si tratta dell’emergenza messa in luce nell’appello messo nero su bianco dal Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa e dal Consiglio ecumenico delle Chiese europee. La dichiarazione mette in luce il fatto che la pandemia ha messo a dura prova i governi, in particolare per quanto riguarda le problematiche di tipo sanitario.
Il cardinale Angelo Bagnasco e il reverendo Christian Krieger, presidenti dei due gruppi, hanno così deciso di pubblicare la dichiarazione congiunta per celebrare il “Tempo del creato”, ovvero la ricorrenza che tradizionalmente si celebra in maniera congiunta dal 1 settembre fino al giorno della memoria liturgica di san Francesco, il 4 ottobre.
Un “Giubileo per la Terra” che riprende il concetto presente nel Levitico (25, 8-10). “Il Tempo del Creato risale alle radici della fede cristiana”, scrivono i religiosi nella dichiarazione. “La creazione è un dono di Dio per l’umanità e per tutti gli esseri viventi, è quindi nostra responsabilità custodirlo come buoni e affidabili amministratori e come fedeli servitori di Dio. “Del Signore è la terra e quanto contiene: il mondo con i suoi abitanti” (Sal 24,1)”.
E “il concetto di Giubileo è radicato nella Bibbia e sottolinea che deve esistere un equilibrio giusto e sostenibile tra realtà sociali, economiche ed ecologiche”, spiega il testo. Che offre una lezione. “La lezione del Giubileo biblico ci indica la necessità di riequilibrare i sistemi di vita, afferma la necessità di uguaglianza, giustizia e sostenibilità, afferma la necessità di una voce profetica in difesa della casa dell’uomo”.
Dopo il Regina Coeli del 24 maggio scorso, Papa Francesco ha invitato i fedeli a recitare una particolare preghiera per celebrare “Il tempo del Creato”.
Dio amorevole, Creatore del cielo, della terra e di tutto ciò che contengono. Apri le nostre menti e tocca i nostri cuori, affinché possiamo essere parte del creato, tuo dono. Sii presente ai bisognosi in questi tempi difficili, specialmente i più poveri e i più vulnerabili.
Aiutaci a mostrare solidarietà creativa nell’affrontare le conseguenze di questa pandemia globale.
Rendici coraggiosi nell’abbracciare i cambiamenti rivolti alla ricerca del bene comune. Ora più che mai, che possiamo sentire di essere tutti interconnessi e interdipendenti. Fai in modo che riusciamo ad ascoltare e rispondere al grido della terra e al grido dei poveri. Possano le sofferenze attuali essere i dolori del parto di un mondo più fraterno e sostenibile.
Sotto lo sguardo amorevole di Maria Ausiliatrice, ti preghiamo per Cristo Nostro Signore. Amen.
Giovanni Bernardi
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