Il terribile video che circola in rete mostra l’invocazione in chiesa di spiriti pagani prima della ordinazione di un diacono.
Un rullo di tamburi, un canto e una danza rituale, prima della messa di ordinazione di un diacono sposato. Accade in Australia, in una Chiesa cattolica, e non si tratta di un’accusa o di una diceria. C’è il video, che lo dimostra chiaramente, e che da giorni circola in rete.
La vicenda è stata riportata dal sito LifeSiteNews. I video in effetti fa rabbrividire. Un uomo pitturato in maniera non molto consona al luogo invoca apertamente questi spiriti pagani, nel corso di una rituale chiamato “Welcome to Country”, “Benvenuti nel paese”.
L’uomo ha cantato e ballato all’interno della parrocchia cattolica di St. Mary Star of the Sea a Milton, in Australia, prima della messa serale del 28 agosto. Il nome dell’uomo è Philip Butler, insieme a sua moglie Bee. Lui aveva affermato in precedenza di essere membro, insieme a sua moglie, del popolo Budawang della nazione Yuin.
Si è trattato di un vero e proprio rituale aborigeno. L’uomo ha spiegato di essere orgoglioso di potere accogliere l’ordinando, Justin Stanwix. Ha spiegato che nei suoi canti e nella sua danza ha chiesto a uccelli e animali dello spirito di “prendersi cura di tutti noi e tenerci al sicuro mentre siamo nel paese”.
I canti e i balli, di fronte all’altare, sono stati scanditi da battute di bastoni e sonagli. Ha poi spiegato: “Ho chiesto protezione dall’aria, dalla terra e poi dall’oceano. E poi quella danza per chiamare gli spiriti di tutti quegli animali perché si prendano cura di tutti noi e ci tengano al sicuro”.
Il discorso dell’uomo è stato accolto con applausi e con un inno d’ingresso, intitolato “The Power of the Spirit”. Nel corso della Messa, presieduta dal vescovo della diocesi di Wollongong Brian G. Mascord ha chiesto all’uomo di unirsi alla celebrazione. Per “purificare la congregazione”, racconta il sito americano.
Così, come appare nel video, mentre il vescovo cospargeva i fedeli con l’acqua santa, l’uomo lo seguiva con un cesto di vegetazione fumante. Nelle credenze aborigene tradizionali australiane, il fumo di quelle piante scaccia spiriti maligni.
Naturalmente, dopo che la Messa è stata postata in rete, sono fioccati numerosi commenti indignati. Anche da parte di religiosi, che evidentemente non potevano credere ai loro occhi. Rispondendo alle domande di LifeSiteNews, il Vescovo Mascord si è giustificato spiegando che “Benvenuti nel Paese” è un rituale culturale di “rispetto e accoglienza dei visitatori nella terra dei Proprietari Tradizionali”.
Sarebbe cioè lo stesso rituale che ha accolto tanto San Giovanni Paolo II quanto Papa Benedetto XVI nei loro viaggi apostolici in Australia.
La cosa che il vescovo ha omesso, è che quando Giovanni Paolo II visitò l’Australia nel 1986 disse ai popoli aborigeni di mantenere “ciò che è meglio” dei loro usi tradizionali, invitandoli però anche ad accogliere la chiamata di Gesù Cristo. “Gesù vi esorta ad accogliere le sue parole e i suoi valori nella vostra cultura”, disse loro il Pontefice polacco.
Tuttavia, l’evento in questione doveva aprire un festival della gioventù cattolica. Vederlo iniziare con una benedizione chiesta a degli dei, per molti è nientemeno che sconvolgente.
Giovanni Bernardi
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