Il gesto di carità del Vescovo in mezzo all’immane catastrofe che ha colpito l’isola di Ischia. La Chiesa in campo, insieme alla Protezione Civile e ai volontari, per dare aiuto agli sfollati.
Acqua e fango che, con la loro furia, hanno portato via case e persone. Vittime, soprattutto bambini: il terribile bilancio. Ma è il piccolo gesto di una suora che fa commuovere.
Ischia: tante le vittime e gli sfollati
La Diocesi di Ischia si unisce al dolore delle famiglie delle vittime di questo terribile alluvione che si è abbattuto sull’isola nello scorso weekend. Tra le vittime, ci sono soprattutto dei bambini ed è lì che il cuore si spezza ancora di più e piange insieme alle mamme e ai papà che non vedranno più i loro figli.
Famiglie distrutte, case scomparse. Ed ora ci si interroga se, tutto questo, poteva esser quanto meno previsto e, di conseguenza, evitato.
La sofferenza, il dolore, ma anche la necessità di dare una mano a tutti coloro che una casa non ce l’hanno più e che sono sopravvissuti. A tutti quelli che una casa, sì, ce l’hanno, ma che in realtà non potranno più abitarla perché inagibile.
Il Vescovo apre i centri della chiesa agli sfollati
Davanti a tutta questa sofferenza, la chiesa di Ischia non è rimasta con le mani in mano. Il Vescovo della diocesi, Monsignor Gennaro Pascarella, ha messo a disposizione, per dare un presidio di prima accoglienza a tutte le famiglie di Casamicciola che non hanno un posto dove andare, il centro “Papa Francesco” presente sull’isola, ma anche i locali della “Cittadella della Carità” che, invece è presente a Forio d’Ischia.
La stessa diocesi si affianca all’invito che la Protezione Civile e tutti i soccorritori hanno rivolto, a partire dal giorno della frana, alla popolazione, ovvero quello di evitare di uscire dalle proprie abitazioni se non per motivi di necessità, e di restare a casa, dove è possibile.
Ma accanto al gesto di cuore e di piena disponibilità del Vescovo Pascarella, c’è soprattutto la preghiera che mai deve mancare in queste occasioni di sofferenza e lutto. È bastato un semplice tweet, una richiesta di preghiera per tutte le persone colpite dall’alluvione, partito da una religiosa, Suor Rosa Lupoli, monaca cappuccina del monastero “Santa Maria in Gerusalemme” a Napoli.
La richiesta di preghiera di una suora
“Vi chiedo una preghiera per quanto sta succedendo a Casamicciola d’Ischia, la mia isola. C’è stata un’alluvione Verso le 5:00 di stamattina e si è staccato un pezzo di montagna Che ha travolto case automobili. Si contano una ventina di dispersi. Dio abbia cura di loro” – ha scritto la religiosa, sabato mattina sul suo account.
Un messaggio davvero accorato, che viene dal cuore e, come si può ben intuire, che prende ancora di più il suo animo, in quanto terra d’origine della stessa Suor Rosa.
Davanti ad una tragedia come questa, non possiamo far altro che pregare anche noi, soprattutto per le vittime, tutte. In particolare, però, per i bambini che hanno trovato la morte in questo modo terribile, forse non accorgendosi neanche di ciò che stava accadendo, in quanto alcuni di loro, sono stati trovati ancora con il pigiamino indosso.
Una situazione straziante. Preghiamo tutti insieme, anche con Suor Rosa, perché Maria accolga fra le sue braccia le vittime e doni pace e consolazione a tutti gli sfollati, in attesa di un ritorno alla normalità.