In Belgio il partito che tutela i diritti dei cittadini islamici, chiamato non a caso Islam ha proposto dei bus separati per uomini e donne. Alcuni cittadini appoggiano la proposta sostenendo che non solo gli uomini ma anche le donne molestano.
Il partito belga ‘Islam‘ è pronto a partecipare alla seconda tornata di elezioni comunali dopo essere riuscito ad insediare nel consiglio comunale di Molenbeek e Anderlech due suoi rappresentanti nelle scorse elezioni del 2012. Il prossimo 14 ottobre i cittadini belga sono infatti invitati a votare per le elezioni municipali ed il partito islamico è pronto a dare battaglia ai concorrenti nella speranza di ottenere maggiori seggi.
Tra le proposte avanzate in sede di campagna elettorale, quella che attira maggiormente l’attenzione è quella di offrire un servizio di bus separato per donne e uomini. La proposta, ha spiegato il presidente del partito Abdelhay Bakkali Tahiri, nasce da una richiesta dell’elettorato femminile ed è stata accolta con estremo favore anche dai membri maschili della comunità: “Le donne si sentono davvero molestate, si sentono davvero maltrattate da dei maleducati, da dei perversi, bisogna dirlo. Questo progetto funziona molto bene in Giappone, dove ci sono vagoni riservati alle donne durante le ore di punta”.
Bus separati per uomini e donne: le reazioni alla proposta
Sebbene si tratti di un’iniziativa teoricamente volta a proteggere le donne da molestie, i membri dell’opposizione la trovano decisamente estrema. Un attuale membro del consiglio cittadino, la deputata Ann Giles Goris ha infatti sottolineato: “Una società si costruisce facendo ponti, mettendo le persone insieme, permettendo loro di vivere la quotidianità insieme. Se cominciamo a separare uomini e donne, penso che sbagliamo strada”. Differente la reazione di parte dell’elettorato maschile di fede islamica che apprezza la proposta, ma la interpreta in modo soggettivo: “L’idea di separare uomini e donne nei mezzi di trasporto pubblici è ottima. Bisogna dirlo, ci sono uomini che molestano sessualmente le donne negli autobus, e ci sono anche donne che molestano gli uomini”.
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Luca Scapatello