Una guerra che dura da oltre 60 anni: Israele e Palestina sono uno dei territori più caldi e più a rischio di quest’ultimo periodo.
Dopo giorni di attacchi, bombe e numerosi fra morti e feriti, a partire dalle 2 di questa notte una tregua sembra esser calata. La possibilità di un accordo per il cessate il fuoco è alle porte. Cerchiamo di capire insieme gli sviluppi della vicenda.
Una tregua in zona di guerra
Una battaglia che sembra non conoscere mai fine. Un lembo di terra compreso fra due stati che, dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, si combattono l’un l’altro. Israele e Palestina e la striscia di Gaza: questo è lo scenario che si presenta.
Onu ed Egitto mediano per gli accordi di pace fra Israele e Palestina
Dopo gli ultimi giorni di attacchi, anche sanguinosi, che si sono visti, dalle 2 di questa notte sembra esserci una tregua. Un accordo per cessare il fuoco mediato dalle Nazioni Unite e dall’Egitto è stato siglato. Nella parte meridionale di Israele, la vita sembra riprendere con gradualità e la paura pare dissolversi a poco a poco.
Per la radio militare locale, oltre alla sospensione delle ostilità, Israele non ha assunto alcun altro impegno e, da ieri sera, ha cessato il suo attacco alla striscia di Gaza. Una notizia che si era diffusa ieri, ma che ha visto la sua conferma questa notte.
La fine delle ostilità dopo 11 giorni di attacchi
La mediazione anche dell’Egitto, che invierà le sue delegazioni in Israele e in Palestina, servirà per monitorare se effettivamente gli accordi per la fine delle ostilità siano veramente attuati. Dopo 11 giorni di fuoco e fiamme, la situazione sembra essersi tranquillizzata al momento.
Dall’Europa e dagli Stati Uniti erano arrivate parole di aiuto ma anche di un “cessate il fuoco” per il bene della popolazione, già duramente provata. Davanti ad oltre 227 vittime in così poco tempo, non si poteva restare a guardare.
Dopo che il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha approvato la sospensione unilaterale delle ostilità, anche Hamas ha confermato il cessate il fuoco “simultaneo e reciproco”.
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ROSALIA GIGLIANO