In seguito alla dure minacce proferite in conferenza stampa dal ministro della difesa israeliano Avigdor Lieberman nei confronti di Siria e Iran è arrivata l’accusa dell’esercito siriano nei confronti della controparte israelita: nelle prime ore della mattina, infatti, sono stati portati a termine dei raid aerei su degli obiettivi militari in Siria ed i vertici siriani sono sicuri che a portarli siano stati i jet israeliani. Il governo di Isreale non ha né confermato né smentito le voci sul presunto attacco aereo ma ha posto l’accento sulla possibilità di una guerra preventiva qualora i due paesi mediorientali dovessero minacciare la sicurezza del loro popolo.
Secondo quanto riferito dalle fonti siriane, ieri, alle prime luci dell’alba, è stato attaccato un deposito di armi chimiche a nord est della Siria. Il sito militare colpito si troverebbe a nord di Mesyaf ed era utilizzato come base d’appoggio sia dalle truppe iraniane che dalle milizie di Hezbolla, alleate entrambe di Bashar Al-Assad nella lotta per il controllo del paese scoppiata nel 2011. Durante i raid aerei sarebbero morte due persone ma, cosa più grave, sarebbe stato colpito un deposito di armi chimiche le cui esalazioni potrebbero causare un numero ingente di vittime.
L’ipotesi che l’attacco sia stato portato a segno da Israele non è infondata, sin dall’inizio della guerra civile in Siria, infatti, il governo israeliano ha condotto attacchi lampo e bombardamenti su siti strategici siriani. D’altronde è lo stesso Liebermann che in conferenza stampa ha dichiarato: “Siamo determinati a impedire ai nostri nemici di minacciare, o anche solo di creare le condizioni per costituire una minaccia alla sicurezza dei cittadini di Israele” e che ha aggiunto: “Faremo di tutto per impedire l’esistenza di un corridoio sciita da Teheran a Damasco”.
Da tempo, inoltre, Israele accusa l’Iran di fornire armi altamente pericolose ai combattenti dell’Hezbolla, utili sì a dare supporto all’esercito siriano contro l’Isis ma potenzialmente pericolose, in futuro, in un eventuale attacco contro di loro. In questa direzione vanno anche le dichiarazioni del capo dei servizi segreti israeliani Herzl Halevi che ai media locali ha dichiarato: “Le gravi minacce contro la sicurezza di Israele sono rappresentate da organizzazioni armate, la maggioranza delle quali sono finanziate e sostenute dall’Iran”, quindi ha concluso il suo intervento aggiungendo: “Siamo pronti a fronteggiare queste minacce, vicine e lontane, con determinazione e i nostri nemici conoscono bene la combinazione fra intelligence e le nostre capacità operative”.
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