Sempre più sovente, personaggi notissimi al grande pubblico si esprimono a sfavore della tecnologia, di quella cultura dilagante che ci induce a mettere le nostre vite in mano ai Social o dare in pasto agli smartphone i particolari più intimi della nostra esistenza.
La maggior parte di coloro che oggi si definiscono anti social sono, in effetti, le stesse persone che, estremamente preoccupate per gli utenti delle nuove generazioni e non solo, furono i creatori degli stessi Social.
Questo rende la situazione ancora più preoccupante, poiché sono essi a dare l’allarme sull’esito nefasto di alcune applicazioni, pensate a fin di bene, ma utilizzate inappropriatamente e pericolosamente.
Così Sean Parker, creatore di Napster (fu anche collaboratore di Mark Zuckerberg, ideatore di Facebook), si definisce “obiettore di coscienza” delle piattaforme Social: “Approfittano delle vulnerabilità della psicologia umana”, “Dio solo sa cosa stanno facendo alla mente dei bimbi”. “Il processo creativo dietro queste applicazioni, a partire da Facebook, è stato “come posso consumare più tempo e attenzione possibile?”. E questo vuol dire cercare il modo di dare una piccola dose di dopamina ogni tanto, ad esempio un “like” alla tua foto o al tuo post. E questo porta a produrre più contributi, che danno più interazioni e commenti. E’ un “loop” di validazione sociale, si sta sfruttando una vulnerabilità della psicologia umana”.
Già Evan Williams, il creatore di Twitter, aveva detto: “Internet si e’ rotto, si e’ incamminato su un percorso buio. E le cose andranno peggio, basta vedere le persone che su Facebook postano in diretta suicidi, pestaggi o assassinii”. “Una volta pensavo che il mondo sarebbe stato automaticamente migliore se ognuno fosse stato libero di parlare liberamente e scambiare informazioni ed idee. Mi sbagliavo”.
A questi personaggi, oggi, si aggiunge il noto attore Jim Carrey che sostiene, a spada tratta, quanto la tecnologia iPhone Face ID di Apple, possa dare modo di “asservire l’umanità”, se usata da malintenzionati: “Questa tecnologia potrebbe essere utilizzata da qualcuno per identificare ad esempio dei manifestanti anti sistema, per capire se sei depresso o maniaco ecc.”.
“Potrebbe essere utilizzata per classificarci come giusti o sbagliati, criminali o terroristi o per rilevare il nostro orientamento sessuale. Non sto dicendo che Apple lo farà, ma che ciò è sempre più fattibile e sarà fatto dalle persone che ci stanno guidando verso un Nuovo Ordine Mondiale”.
Si sta parlando, in effetti, di una tecnologia di riconoscimento facciale (Face ID di Apple), considerato “l’ultimo passo verso la sorveglianza totale”.
Pensate quello che potrebbe accadere se ogni persona del pianeta ne facesse uso, per non parlare dei bambini e dei ragazzi, che ormai vivono con gli occhi fissi allo schermo del telefonino.
Gli interventi di Jim Carrey stanno suscitando l’attenzione dei media, che, in molte interviste, danno spazio ai suoi “pensieri”, in merito alla questione.
In effetti, il processo denunciato ora da Jim Carrey e dagli altri, è già cominciato tanto tempo fa, forse, addirittura quando venne inviato il primo satellite artificiale in orbita (o ancor prima), pronto a raccogliere i dati fotografici del pianeta e dei suoi angoli più dimenticati.
Da anni, queste tecnologie erano usate dall’FBI, dalla CIA, dal Dipartimento della Sicurezza Nazionale, ma anche dai datori di lavoro meticolosi, che volevano monitorare le abitudini, gli interessi, le propensioni, le abilità dei loro dipendenti o dei consumatori.
Siamo “sorvegliati” già da molto tempo, ma forse è questo il momento per rendercene conto e smettere di prendere sotto gamba il problema, l’invasione della nostra privacy, ritenendo, a torto, che un cellulare non ha il potere di arrecare tanto danno.
Il problema, infatti, non è lo sviluppo tecnologico in se, quanto l’uso che se ne fa.
Ci dovremmo proprio chiedere: Come mai la Apple, con l’iPhone X, ha deciso di sotituire la tecnologia Touch ID con quella Face ID? E’ davvero necessario che per sbloccare il proprio telefono si ricorra alla scansione del volto, servendosi di telecamere minuscole, affinché solo il proprietario del telefonino possa essere in grado di usarlo?
Facciamo notare che la scansione facciale di ogni utente iPhone verrà, così, memorizzata sui server Apple, come accade nei film fantascientifici più all’avanguardia.
Pare che siano, ormai, lontanissimi i tempi in cui un telefonino serviva sono per telefonare; ora è un modo per mettersi in contatto, anche a nostra insaputa, con il mondo intero, con ogni sconosciuto che voglia sapere di noi.
Jim Carrey sostiene, senza peli sulla lingua, che con questi mezzi gli Illuminati vogliano raccogliere informazioni, per un database che contenga le vite di tutti gli esseri umani, per poterli schedare e controllare, ma anche manipolare. In quest’ottica, la Face ID di Apple è una minaccia per l’umanità intera e il suo futuro.
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