Proviene da una famiglia cristiana, ma solo recentemente ha abbracciato totalmente la fede.
Abbiamo imparato a conoscere Jim Carrey come attore demenziale in alcuni film di grande successo come ‘Ace Ventura’ e ‘The Mask’, nel corso degli anni, però, abbiamo anche apprezzato la sua vena drammatica in pellicole del calibro di ‘The Truman Show’ e ‘Man of the Moon’. Fuori dai set cinematografici Jim ha mostrato la sua profondità di spirito e la sua attenzione a tematiche sociali, intraprendendo anche una lotta allo star system che lo ha condotto ad atteggiamenti stravaganti e contro corrente.
Negli ultimi 4 anni, poi, è sopraggiunta una vera e propria crisi personale quando l’ex compagna Cathriona White si è tolta la vita. I familiari della vittima, infatti, lo hanno accusato di averla indotta al suicidio con comportamenti che l’hanno umiliata e ne hanno piegato l’autostima. Per l’attore è cominciato un periodo di sofferenza dalla quale sembrava non riuscisse ad uscire e nel quale si è dovuto difendere dalle accuse infamanti. L’impianto accusatorio della famiglia White era basato su una lettera che Cathriona aveva indirizzato all’ex compagno in cui lo accusava di averla introdotta alla cocaina e alla prostituzione. Il processo si è concluso nel febbraio del 2018, quando la corte di Los Angeles lo ha giudicato innocente. Conclusa la vicenda giudiziaria per l’attore è cominciato un periodo di riflessione che lo ha condotto all’attuale conversione al cristianesimo.
A confidare al ‘Corriere della Sera‘ il ritorno alla serenità e alla fede è stato lo stesso Jim Carrey, il quale ha spiegato di essere tornato finalmente se stesso, senza più maschere. In questo processo di purificazione ha avuto un ruolo fondamentale la religione, abbracciata solo dopo aver sperimentato sulla propria pelle la sofferenza interiore: “Io stesso ho attraversato alcune dure sfide, in questi ultimi due anni. Alla fine, credo che la sofferenza conduca alla salvezza, anzi che sia l’unica strada. Dobbiamo accettarla, non negarla, la sensazione della nostra sofferenza, e dobbiamo piangere per quanto perdiamo”. L’attore spiega poi che, una volta patito il dolore, bisogna prendere una scelta: vivere di risentimento o perdonare. Lui ha scelto di perdonare, poiché solo questa scelta conduce alla grazia.
Appare evidente che la posizione di Carrey sia di stampo biblico e lo stesso attore non fatica ad ammetterlo, anzi lo dichiara apertamente facendo un parallelo tra la sofferenza di tutti e quella patita in croce da Gesù Cristo: “Così come Cristo ha fatto in croce. Ha sofferto terribilmente, è stato spezzato fino a sentire il dubbio e il sentimento di abbandono assoluto che tutti voi avete sentito. Anche lì c’era una decisione da prendere, e la decisione è stata quella di guardare alle persone che causavano quella sofferenza con compassione e perdono. Questo apre le porte del paradiso per ciascuno di noi. Lo auguro a voi, lo auguro a me”.
Visto l’ultimo periodo di vita di Jim Carrey, potrebbe sembrare che le sue parole siano una scelta “pubblicitaria”, ma non è così. Non è infatti la prima volta che manifesta la propria fede in Cristo e nel vangelo: lo fa attraverso i post su Instagram, lo fa attraverso la propria arte, spesso infatti riproduce il corpo di Gesù e la crocifissione nei suoi quadri, non schizzi di un dilettante, ma opere ben disegnate da pittore professionista.
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Luca Scapatello
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