Pare che la battaglia di Jim Carrey contro il progresso tecnologico non cessi e, questa volta, le sue osservazioni si sono rivolte proprio contro Facebook.
Persino gli autori dei Social stanno facendo marcia in dietro, su alcuni aspetti delle loro creazioni, è, dunque, necessario e urgente fare delle riflessioni in merito.
Si è appurato, su più fronti e non è certo un segreto, che i Social, inventati con l’ambizioso scopo di mettere in contatto, tra di loro, persone di parti lontanissime del pianeta (scopo, tra l’altro, raggiunto), siano utilizzati anche per la diffusione di pratiche illecite e per la pubblicazione di foto, video, notizie private di chiunque, violando le più basilari norme sulla privacy e il rispetto.
Si sa, per questo, che ciò che è davvero urgente è l’educazione al progresso, all’uso corretto anche dei Social, dunque, come a quello dei telefonini di nuova generazione, pure criticati da Carrey, perché utilizzanti delle metodologie invadenti per i privati cittadini, come il riconoscimento facciale, etc.
Carrey, ora, ha chiuso il suo account, come se, nascondere la mano che ha tirato il sasso, potesse bastare; meglio puntare, invece, sulla conoscenza dei fatti, per potersene difendere.
In questo caso, infatti, l’accusa rivolta ai Social è di influenzare subdolamente gli utenti. Precisamente, Carrey accusa Facebook di aver usato messaggi pubblicitari, per promuovere una campagna contro le elezioni presidenziali del 2016, voluta dalla Russia.
Sembrerebbe che il fatto sia stato ammesso dai gestori dei Social, dunque l’attore ribadisce: “Facebook non sta facendo ancora abbastanza per rimediare al suo comportamento scorretto: per questo incoraggio tutti gli altri investitori che hanno a cuore il nostro futuro di fare lo stesso #unfriendfacebook”, ossia di prendere le distanze da quei progetti manipolatori.
Carrey, oltretutto, ha inviato alle emittenti televisive questo messaggio: “Dovrebbero (gli utenti di Facebbok) pretendere più controlli da parte dei proprietari di social media. La facilità di accesso alle diverse piattaforme dovrebbe essere regolata in maniera molto più responsabile. (…) ora i social media permettono cyber-ponti, di cui si avvalgono persone che non coltivano i nostri stessi interessi e noi glielo permettiamo. Nessun muro potrà mai proteggerci, in questo senso”.
Come dargli torto?
L’uomo ha nella sue mani l’intelligenza e il discernimento, che sono armi essenziali, per giungere alle corrette scelte, in ogni ambito: usiamole con consapevolezza.
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