Ricorre oggi il 45° anniversario della morte del Cardinal József Mindszenty, tra le figure maggiormente perseguitate nella Chiesa del XX secolo.
Era il 6 maggio del 1975 quando morì a Vienna, a causa di un attacco cardiaco, il Cardinal József Mindszenty. Come riporta Aci Stampa, il Cardinale, di cui oggi tutta la Chiesa festeggia la memoria, fu una delle figure più perseguitate della Chiesa cattolica del Ventesimo secolo. Di lui, molte cose sono state scritte, nel corso degli anni. Ma, in questa sede, è doveroso menzionare un piccolo volume, caratterizzato da una serie di omelie in sua memoria: “In Memoriam Card. Mindszenty”, che offre un ritratto della sua personalità. Papa Francesco, lo scorso anno, ha riconosciuto le virtù eroiche del Cardinal József Mindszenty, annoverandolo dunque tra i Venerabili Servi di Dio.
Nato in Ungheria alla fine del XIX secolo, più precisamente nel marzo del 1892, József Mindszenty fu ordinato Sacerdote nel giugno del 1915. La sua vita sacerdotale, fin da subito, conobbe la strada della persecuzione. Come riporta Aci Stampa, infatti, a soli quattro anni dall’ordinazione sacerdotale, il giovane Mindszenty fu arrestato dal regime comunista ungherese.
Spesso il Cardinale è stato definito un “martire del XX secolo”. József Mindszenty condivise, certamente, con i martiri di Cristo, la via della persecuzione. Già, perché gli arresti degli anni Venti non posero fine alla travagliata vita sacerdotale dell’oggi Servo di Dio. Era infatti il 1944, quando il Sacerdote, appena eletto Vescovo da Papa Pio XII, fu arrestato per mano dei nazisti. Non appena il Vescovo fu liberato, lo stesso Pio XII lo nominò primate d’Ungheria, nonché Arcivescovo di Esztergom. Passò solo un anno e il Vescovo József Mindszenty fu creato Cardinale.
Tra le mansioni che i Cardinali compiono nel corso della loro attività apostolica, c’è quella della partecipazione al Conclave, per l’elezione, volta in volta, del nuovo Pontefice. Anche questo servizio gli fu proibito. Infatti, negli anni compresi tra il 1958 e il 1963, il Cardinale non poté raggiungere Roma per partecipare ai conclavi, dal momento che fu costretto a rifugiarsi presso l’ambasciata americana, a causa di nuove persecuzioni da parte delle truppe sovietiche.
Gli ultimi anni della sua vita, il Venerabile Servo di Dio, Cardinal József Mindszenty, li trascorse a Vienna, dove si spense, a causa di un arresto cardiaco, il 6 maggio del 1975. Un pensiero, quello espresso nel 2002 dal Cardinal Edmund Casimir Skoka durante una sua omelia, fa riflettere, particolarmente, su quanto amore il “martire del XX secolo”, offrì alla Madre Chiesa: “Per la sua Chiesa aveva impegnato totalmente la sua vita”. E, sempre per la sua Chiesa, “aveva subito l’arresto, la condanna e il carcere“.
Fabio Amicosante
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