Stefano Jurgens è noto ai telespettatori come autore di alcuni dei programmi di maggiore successo della televisione italiana. Negli ultimi anni la sua collaborazione con Paolo Bonolis è stata fondamentale per il successo del conduttore (prima con Tira e Molla e poi con Avanti un altro), ma il suo curriculum è ricco di esperienze di grande livello come: Domenica In, Buona Domenica oltre alla collaborazione con due icone della musica italiana come Gianni Morandi e Adriano Celentano.
Il successo professionale, però, non era tutto e nel 2011 qualcosa lo ha fatto cadere in una forte depressione, portandolo a desiderare il suicidio. In una recente intervista, Jurgens ha raccontato un episodio che gli ha cambiato completamente la vita: l’autore si trovava da solo in una spiaggia deserta e, come spesso gli capitava in quel periodo, pensava di farla finita, così come ultimo gesto di attaccamento alla vita ha scritto sulla sabbia il nome “Gesù”, in quell’istante gli è apparso Nostro Signore: “Ho visto Gesù alla mia destra, era realmente accanto a me. Mi guardava dolcemente. Quel Gesù che ho visto io, è un bel ragazzo con i capelli lunghi”.
Il 2011 era stato un anno molto particolare per l’autore televisivo, un virus lo aveva fatto soffrire per diversi mesi e portato ad avere un’esperienza premorte che lo aveva sconvolto. Di quell’episodio Jurgens ricorda: “Ho visto due personaggi quasi fumettistici che tutte le sere mi venivano a trovare in ospedale. Quando mi svegliai dal coma, uno dei due mi fece un cenno con il pollice”. L’esperienza premorte e soprattutto la visione di Gesù lo convinsero a convertirsi alla fede cattolica e da quel periodo fa parte del gruppo del Rinnovamento Carismatico Cattolico.
Ma il suo impegno di evangelizzazione non si limita a raccontare la sua esperienza ai colleghi ed al mondo, Jurgens ha proprio deciso diffondere il verbo attraverso ogni mezzo: oltre ad aver scritto tre libri, l’autore ha messo fondi per fondare una rete che parla di Gesù e del Vangelo, GioiaTv. Proprio su questo ultimo progetto Jurgens spiega che comunicare i valori del Vangelo facendo televisione è meno difficile del previsto: “Bisogna rompere quella diffidenza che hanno le persone a parlare di Gesù. Il problema è che ci si vergogna a parlare di Gesù ma se tu gli dai il là, è fatta.”
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