Chi dice che il romanticismo è un’invenzione dei libri rosa o che l’amore, tra un uomo e una donna, non esiste, o non è mai esistito, può leggere la breve storia di Ken e Audrey.
Lei aveva 14 anni, quando un gruppetto di bulli le fece cadere, dal finestrino del tram su cui viaggiava, il cappello che la mamma le aveva regalato.
Scoppiò in lacrime e a difenderla arrivo Ken, che rincorse affannosamente quel cappello perduto e glielo riportò.
Da quel giorni, i due non si sono più separati. Dopo qualche anno, si sono sposati, hanno avuto una figlia, dei nipotini e dei pronipoti. Sono rimasti insieme per ben 70 anni!
E, qualche giorno fa, sono morti insieme, o quasi, a sole quattro ore di distanza, come se si fossero chiamati e aspettati anche nell’al di la, come se, su questa terra, la vita non avesse avuto più senso, se uno dei due fosse rimasto.
Ecco il ricordo della loro figlia: “Mamma rimproverava sempre papà di essere un ritardatario. Quando lei è morta, non glielo abbiamo detto, ma lui deve averlo “sentito” e non ha voluto farla aspettare: è volato via con lei.”.
“Erano genitori fantastici, non ricordo una sola volta che abbiamo litigato. Mia madre era bellissima, era molto glamour. La conoscevano tutti come l’estetista “painted lady” (una tipologia di farfalla dai bei colori): era l’unica persona, che abbia mai conosciuto, che poteva mettersi il rossetto senza guardarsi allo specchio e ottenere un risultato perfetto. Papà era un vero uomo di famiglia: cucinava sempre il pranzo della domenica e gli piaceva stare tutti insieme a tavola. So che mi mancherà tutto dei miei genitori, ma sono contenta che non debbano più soffrire …”.
L’esempio di questa consolidata coppia e di come abbiamo rallegrato la vita di chi li ha incontrati, ci la speranza che l’amore coniugale possa essere qualcosa di diverso e di più edificante, di un semplice accordo su carta, come qualcuno lo definisce.
Ken e Audrey hanno vissuto una vita in armonia, ma non senza difficoltà. Hanno, tra l’altro, dovuto affrontare la morte, in età adulta, di due dei nipotini, nati con gravi handicap. Questo però non li ha destabilizzati, ma li ha uniti ancora una volta, poiché è questo che avviene in una vera famiglia: si gioisce nella serenità, ci si stringe nelle sofferenze.
“Papà e mamma amavano enormemente i miei figli ed erano rimasti devastati per la morte dei gemelli. Mia madre aveva anche rinunciato al suo lavoro per aiutarmi a prendermi cura di loro.”. “Mi mancheranno infinitamente, eppure mi sento anche confortata dal fatto che sono andati via insieme: nessuno di loro due è rimasto solo. Nessuno di loro ha vissuto un giorno senza l’altro.”.
Ken e Audrey non si sono mai lasciati, da quel giorno in cui il cappello di lei sembrava perso per sempre, e ora mai più si lasceranno. Sono semplicemente passati oltre, oltre questa vita terrena, per proseguire insieme nell’altra.
“Donami la tua protezione”. Questo Sabato con la preghiera della sera chiediamo questa grazia alla…
L'acqua benedetta è uno strumento di fede che ha un grandissimo rilievo. Essa viene riposta…
La statua del Cristo più grande del mondo è un progetto in piedi già da…
La Madonna della Comuna appare a una bambina, e dona a lei e a tutto…
Per omaggiare San Clemente c'è una buonissima torta inglese tradizionale e gustosa da preparare: è…
Per nove giorni consecutivi ci rivolgiamo con fiducia alla Vergine Maria che per il tramite…