Il ricordo di Kobe Bryant, il campione del basket morto in circostanze tragiche, è ancora vivo. In particolare nella parrocchia da lui frequentata.
Nella sua vita privata, al di là dell’essere una star, Kobe Bryant andava a Messa ogni domenica, nella parrocchia Nostra Signora Regina degli Angeli.
Kobe Bryant: l’uomo di fede
Il suo rifugio nei momenti di sconforto, nei momenti in cui aveva bisogno di riposarsi e di stare a tu per tu con Dio. Kobe Bryant era anche questo: non solo basket, sport e red carpet, ma anche fede.
La parrocchia da lui frequentata si chiama Nostra Signora Regina degli Angeli e si trova a Newport Beach in California. Qui Kobe partecipava alla Santa Messa ogni domenica, qualche volta anche a quella del primo mattino. Domenica 26 Gennaio, come al solito, aveva partecipato alla celebrazione insieme alla figlia Gianna Maria Onore, Gigi. Terminata la funzione, un’ora dopo circa lo schianto sulla collina di Calabasas.
Chi era insieme a Kobe e Gigi
Kobe Bryant e sua figlia Gianna Maria non erano le sole persone a viaggiare su quell’elicottero schiantatosi al suolo. Altre 7 persone hanno perso la vita. John Altobelli, allenatore di baseball all’Orange Coast College, sua moglie Keri e la loro figlia adolescente Alyssa.
C’era anche un allenatore di basket femminile, Christina Mauser, insieme a Sarah Chester e a sua figlia adolescente Payton. A morire anche il pilota dell’elicottero, Ara Zobayan.
“Andava a Messa ogni domenica”
Al di là della sua vita da star, c’era l’uomo Kobe Bryant. L’uomo di tutti giorni, l’uomo che andava anche in Chiesa, “il rifugio della sua anima” come lui la chiamava. Nella sua parrocchia si è pregato per la sua scomparsa.
In particolare, i suoi parrocchiani erano commossi perché “non ritroveranno più il suo sorriso e la sua umiltà, il sorriso di quel papà che compra i cupcakes alle figlie nelle vendite di beneficenza della parrocchia e si ingegnano per non rovesciare i dolci sul sedile della macchina che li riporta a casa” – raccontano.
L’Arcivescovo di Los Angeles: “Preghiamo per Kobe Bryant”
Tanti sono coloro che, proprio sul sagrato della Chiesa di Nostra Signora Regina degli Angeli portano e depositano un fiore, una preghiera, un biglietto. Anche l’Arcivescovo di Los Angeles, mons. Jose H. Gomez, ha twittato un’offerta di preghiere per lui e la famiglia: “Preghiamo per l’eterno riposo della sua anima e di quella della figlia, mentre si chiede vicinanza alla famiglia”.
Anche noi ci affianchiamo alla preghiera voluta dall’Arcivescovo, affinché il Signore consoli la moglie di questo campione, e le famiglie di tutti le vittime di questa tragedia.
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: agensir.it
Segui tutte le nostre News anche attraverso il nuovo servizio di Google News, CLICCA QUI