Coronavirus%3A+Krajewski+apre+la+sua+chiesa+ai+poveri
lalucedimaria
/krajewski-poveri-coronavirus/amp/
Notizie

Coronavirus: Krajewski apre la sua chiesa ai poveri

Nel bel mezzo del dibattito sull’apertura delle chiese o meno, e sulla vicinanza dei pastori al loro popolo, un gesto di carità dirompente è arrivato dall’elemosiniere vaticano.

photo web source

Il cardinale Konrad Krajewski, in occasione del settimo anniversario del Pontificato di Francesco, si è recato nella chiesa di Santa Maria Immacolata all’Esquilino a Roma, di cui è titolare, e ne ha aperto le porte. Lo ha fatto per i tanti poveri e senzatetto che vengono accolti nella sua parrocchia. Il quartiere in cui la chiesa si colloca, infatti, negli ultimi decenni si è trasformato sempre di più in un quartiere multi-etnico, con delle dinamiche di vita particolari. Dove non mancano persone che purtroppo dormono agli angoli delle strade, sui marciapiedi, all’addiaccio. Dove capita.

I poveri e il Coronavirus

Storie di vera sofferenza umana, che di inverno possono diventare anche vere e proprie tragedie, per via delle temperature gelide. L’elemosiniere, dopo avere fatti gli auguri al Papa per il suo anniversario, ha spiegato che il gesto che ha deciso di compiere è avvenuto nel pieno rispetto di tutte le norme di sicurezza. Aggiungendo che “è mio diritto assicurare ai poveri una chiesa aperta”.

“Così i poveri potranno adorare il Santissimo Sacramento che è la consolazione per tutti in questo momento di grave difficoltà”, ha spiegato il cardinale. Il cardinale Krajewski non è nuovo a questo tipo di azioni. Basti pensare infatti al riattacco della corrente elettrica all’edificio dell’ex Inpdap a Santa Croce in Gerusalemme, che nei mesi scorsi ha fatto molto discutere.

L’elemosiniere Krajewski (sourceweb)

I pastori vicini al loro popolo

Ma in questa occasione di difficoltà, in cui tutti noi siamo messi fortemente alla prova, Krajewski ha offerto in questo modo a tutti un esempio di come la Chiesa stia realmente vicino ai poveri e ai bisognosi, nella modalità dettata dalla coscienza e dal discernimento pastorale di ogni sacerdote. Che in questo modo ha la capacità di valutare appieno cosa è bene e cosa è male. Di capire cioè dove si rischia per la salute fisica delle persone e dove invece vi è la necessità di tutelare la salute delle anime dei fedeli.

Il cardinale, noto come don Corrado ai poveri che stazionano nella capitale, in particolare nell’area intorno a San Pietro, ha così anche raccolto l’invito che Papa Francesco ha fatto ai sacerdoti in questi giorni di emergenza per il Coronavirus.

Un uomo che vive per la strada (sourceweb)

Coronavirus: la carità che si esprime nel servizio

Così, proprio dall’Elemosineria Apostolica, l’invito è diventato azione concreta, per occuparsi di chi non può restare a casa al sicuro. Perché una casa non ce l’ha. E che rischia di essere abbandonato, oltre che dalle istituzioni, anche dalla Chiesa e dai suoi fratelli nella fede.

Aprendo le porte della sua parrocchia il cardinale ha messo al centro della sua vita la carità verso il prossimo. Invece che fare come don Abbondio, come ha messo in guardia il Papa. Don Abbondio infatti, come raccontato da Manzoni nei Promessi Sposi, nella nostra cultura è il simbolo della comodità, della codardia, della viltà di chi, per egoismo, non riesce a pensare che ai propri interessi.

Ricordarsi del prossimo che soffre

Caratteristiche che spesso, nei momenti di difficoltà, si manifestano in molte persone. Mentre invece la sfida del cristiano è quella di uscire da sé stessi per donarsi completamente al prossimo, che sia la persona che abbiamo di fianco nella vita oppure l’ultimo dei bisognosi che incontriamo per la strada.

Dopo l’emanazione da parte del Governo dei decreti sulla sicurezza, che hanno anticipato le disposizioni della Santa Sede, sono inoltre cambiate anche le modalità di aiuto ai poveri.

La carità e il Coronavirus

“Lasciamo le docce e i bagni aperti perché per i poveri è una necessità e questa va rispettata. Significa ovviamente osservare le norme e le distanze di sicurezza”, ha spiegato l’elemosiniere. Anche le modalità di distribuzione dei pasti ora sono diverse.

Il Papa pranza con i poveri (sourceweb)

Gli orari sono anticipati e non si stazione più in fila uno dietro l’altro, ma viene distribuito un “sacchetto del cuore”, da mangiare altrove. “Il messaggio che vogliamo mandare ai senza tetto è uno solo: non siete soli a fronteggiare l’emergenza, noi ci siamo, vi supportiamo nelle necessità”

Giovanni Bernardi

Segui tutte le nostre News anche attraverso il nuovo servizio di Google News, CLICCA QUI

Giovanni Bernardi

Scritto da
Giovanni Bernardi

Recent Posts

  • Preghiere

Preghiera del 25 novembre a Maria Santissima Madre della Misericordia: una fonte di miracoli e benedizioni

L’icona di Maria Santissima Madre della Misericordia è da sempre fonte di innumerevoli prodigi e…

43 minuti fa
  • Notizie

Novena alla Madonna della Medaglia Miracolosa per chiedere una grazia, ottavo giorno

Per nove giorni consecutivi ci rivolgiamo con fiducia alla Vergine Maria che per il tramite…

2 ore fa
  • Notizie

Confessione: affrontare i dubbi che rendono difficile accostarsi con serenità

Il sacramento della confessione è molto importante per ognuno di noi, e va affrontato in…

4 ore fa
  • Santi

Oggi 25 novembre, festa di santa Caterina d’Alessandria: converte i suoi persecutori intellettuali

Santa Caterina d'Alessandria, che si commemora oggi 25 novembre, è tra le martiri più popolari…

7 ore fa
  • Il Vangelo del Giorno

Vangelo di oggi 25 Novembre 2024: Lc 21,1-4 | Commento di Papa Francesco

Meditiamo il Vangelo del 25 Novembre 2024, iniziando la giornata con una profonda riflessione sulla…

8 ore fa
  • Preghiere

Preghiera del mattino del 25 Novembre 2024: “Ricoprimi di Te”

Il Lunedì è il giorno della devozione allo Spirito Santo. Invochiamo la sua potente presenza…

9 ore fa