Il grande rammarico del fondatore e le parole che fanno riflettere i tanti che si sono affidati a loro, e grazie a cui, secondo quello che dicono i medici sospesi, hanno superato la malattia.
Le ragioni dello stop riguardano la condizione professionale in cui ora si trovano i singoli medici, che però spiegano che non si tratta di una scelta definitiva ma di una pausa che precede un ritorno in campo.
La rete di medici che ha deciso di perseguire la missione del giuramento di Ippocrate, e così prenderne anche il nome, è stata chiusa, con grande dolore e rammarico. L’annuncio è stato dato dalla stessa associazione sul proprio canale YouTube, molto seguito fin dall’inizio della pandemia.
Il duro annuncio e le ragioni che lo motivano
I medici di Ippocrate.org hanno fatto della loro cifra distintiva un forte attivismo contro le “cure” ufficiali proposte contro il Covid e una grande disponibilità in rete e sui social media, in particolare in un tempo come quello del lockdown in cui non si poteva nemmeno uscire di casa, o ancora più difficilmente ci si poteva spostare con libertà per lunghi tragitti.
I medici di Ippocrate.org fornivano infatti consigli da remoto sulle terapie domiciliari contro il Covid, in un momento in cui le criticatissime linee guida del Governo erano quelle di tachipirina e vigile attesa. Poi sono arrivate le aperture di fascicoli contro di loro da parte delle procure, attacchi mediatici sui principali quotidiani piuttosto aggressivi, fino alla chiusura.
Gran parte di questi medici, infatti, sono stati sospesi dalla loro professione perché non vaccinati. Per questa ragione, ora gli è impedito di esercitare persino in telemedicina. Medici che, è quanto spiega con grande rabbia il fondatore Mauro Rango, sono stati sospesi perché “non si sono vaccinati e perché hanno curato più di 60mila persone a casa, lasciate sole, con Tachipirina e vigile attesa, che non avevano nessun altro a cui rivolgersi se non a uno dei nostri medici per telefono”. Numeri importanti su cui non si può soprassedere, e che avrebbero certamente bisogno di un approfondimento serio.
I medici sostengono che il Covid può essere curato a domicilio
Fin da subito infatti i medici di Ippocrate.org hanno affermato con certezza, contro ogni parere che veniva fornito da organi ufficiali come i medici del Comitato tecnico scientifico o il Ministro della Salute, che il Covid può essere “curato a domicilio e tutti possono guarire, se si segue fin dai primi giorni un protocollo che vede tra i suoi farmaci l’ivermectina, l’idrossiclorochina, il cortisone, l’eparina”.
Su queste cure i medici di Ippocrate.org sono stati fortemente attaccati, e la comunità scientifica li ha attaccati duramente sostenendone il non utilizzo per inefficacia. Nonostante i medici di Ippocrate.org sostengono fermamente il contrario, affermando che sono stati molti i pazienti guariti grazie ai loro metodi.
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“Siamo stati costretti a chiudere ma abbiamo chiuso fino al 31 dicembre, perché stiamo cercando nel frattempo altri medici che siano ancora iscritti all’Ordine e che possano prendere in mano il servizio assistenza”, continua Rango. “In passato dei volontari che dopo il lavoro, durante o nelle pause chiamavano pazienti gratuitamente e li assistevano perché avevano bisogno sarebbe stato dato un premio. Oggi sono persone che vengono perseguitate. Di cui sui giornali, sulle tv, non si fa altro che dire le peggiori cose“.
Molti continuano a rivolgersi a loro con speranza
Dall’altro lato, la Federazione degli ordini dei medici sottolinea che “in nessun caso il medico può adottare e diffondere pratiche diagnostiche o terapeutiche delle quali non sia resa disponibile idonea documentazione scientifica e clinica, valutabile dalla comunità professionale e dall’autorità competente. Né deve adottare o diffondere terapie segrete”.
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Tuttavia, l’associazione continua a ricevere un forte supporto tra la popolazione e la loro intenzione non è di fermarsi di fronte allo stop che sono stati costretti a mettere in atto per un certo tempo. “Tantissima gente continua a cercarci, che ha bisogno di sostegno e aiuto perché il protocollo sostanzialmente rimane ancora quello di Tachipirina e vigile attesa, perché spesso si è soli a casa e si ha bisogno di un medico reperibile. Non è assolutamente un addio, ma un arrivederci a prestissimo perché Ippocrate.org non molla e non mollerà”.