Tante liriche e poesie d’amore sono state scritte, ma esistono parole inascoltate dai più, perse nel tempo, che “occhio non vide, né orecchio udì”, che Dio ha preparato per coloro che lo amano (1Cor 8,9). Sono parole dalla bellezza divina, come quelle che San Giuseppe disse a Maria il giorno del loro Santo Matrimonio.
Come potremmo risalirvi, dato che non sono state trascritte allora? Per questo ci pensa la fede: quelle che andremo a leggere sono davvero le parole d’amore più belle, quelle dette da San Giuseppe a Maria Santissima il giorno del loro Sposalizio.
Non possiamo proprio cosa immaginare quale possa essere stata l‘emozione dei Santi Sposi il giorno del loro matrimonio: Maria Santissima e Giuseppe suo Castissimo Sposo sapevano che la loro unione sarebbe stata benedetta da Dio e diversa da tutte le altre.
Di certo, il Signore aveva loro manifestato la sua volontà immensa, ed entrambi, già santi ai suoi occhi, hanno accolto la Sua volontà in un matrimonio consacrato totalmente alla santità e alla castità.
La volontà di Maria e la risposta di San Giuseppe
Questa volontà, secondo le rivelazioni, era già nata nel cuore della Santissima Vergine Maria da tempo: pur se all’epoca la tradizione era quella di sposarsi, nella Vergine era nato il desiderio di appartenere tutta e solamente a Dio. Nonostante ciò, il Signore le fece capire che non l’avrebbe voluta sola nella sua missione di Madre del Salvatore, e lei così si espresse in tal merito:
“Dio m’aveva chiesto d’esser vergine. Ho ubbidito. […] D’essere sposa. Ho ubbidito, riportando il matrimonio a quel grado di purezza che era nel pensiero di Dio quando aveva creato i due Primi. […] Mi chiedeva d’esser Madre. Ho ubbidito. Ho creduto che ciò fosse possibile e che quella parola venisse da Dio, perché la pace si diffondeva in me nell’udirla. […] Eva volle il godimento, il trionfo, la libertà. Io accettai il dolore, l’annichilimento, la schiavitù. Quel “si” ha annullato il “no” di Eva al comando di Dio“.
(“L’Evangelo come mi è stato rivelato”, Maria Valtorta)
In che modo Giuseppe avrà interpretato la volontà della Vergine Madre? Maria Valtorta (Caserta, 14 marzo 1897 – Viareggio, 12 ottobre 1961), grande mistica italiana, delinea con precisione quelli che furono i momenti, le parole, le ambientazioni e i fatti della vita di Maria e di Gesù, ne “L’Evangelo come mi è stato rivelato”.
La dichiarazione d’amore più bella della storia
In particolare, nel giorno in cui la Chiesa ricorda lo Sposalizio della Vergine Maria con San Giuseppe, ci ricorda quanto grande fosse il loro amore, quanto vero e profondo.
Dopo aver ascoltato e riflettuto sulle parole di Maria e sulla sua volontà, San Giuseppe, colpito e commosso, le fa la dichiarazione d’amore più bella della storia dell’umanità:
“Ho pensato in questo tempo al tuo voto. Io ti ho detto che lo condivido. Ma più vi penso e più comprendo che non basta il nazireato (all’epoca nella religione ebraica era il termine per indicare la consacrazione a Dio, N.d.r.) temporaneo, sebbene rinnovato più volte.
Ti ho compresa, Maria. Non ancora merito la parola della Luce. Ma un murmure (mormorio) me ne viene. E questo mi fa leggere il tuo segreto, almeno nelle linee più forti. Sono un povero ignorante, Maria. Sono un povero operaio. Non so di lettere e non ho tesori. Ma ai piedi tuoi metto il mio tesoro. In perpetuo.
La mia castità assoluta, per esser degno di starti accanto, Vergine di Dio, “sorella mia sposa, chiuso giardino, fonte sigillata” (Ct 4,12), come dice l’Avo nostro, che forse scrisse il Cantico vedendo te… Io sarò il guardiano di questo giardino d’aromi, in cui sono le più preziose frutta e da cui sgorga una polla d’acqua viva con impeto soave: la tua dolcezza, o sposa che col tuo candore mi hai conquiso lo spirito, o tutta bella.
Bella più di un’aurora, sole che splendi poiché ti splende il cuore, o tutta amore per il tuo Dio e per il mondo, a cui vuoi dare il Salvatore col tuo sacrificio di donna. Vieni, mia amata”.
Non possono esserci parole, per le parole più belle.
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Preghiera ai Santi Sposi
Come Dio Padre,
nella Sua infinita Sapienza e immenso Amore,
affidò qui in terra il Suo Unigenito Figlio Gesù Cristo
a Te, Maria Santissima, e a te, San Giuseppe,
sposi della Santa Famiglia di Nazareth,
così noi, divenuti per il Battesimo figli di Dio,
con umile fede ci affidiamo e consacriamo a Voi.
Abbiate per noi, per i nostri figli, per le nostre famiglie,
le stesse premure e tenerezze avute per Gesù.
Aiutateci a conoscere, amare e servire Gesù
come voi l’avete conosciuto, amato e servito.
Otteneteci di amarVi con lo stesso amore
con il quale Gesù Vi ha amato qui in terra.
Proteggete le nostre persone,
difendeteci da ogni pericolo e da ogni male.
Accrescete la nostra fede,
custoditeci nella fedeltà alla nostra vocazione
e alla nostra missione: fateci santi.
Al termine di questa vita, accoglieteci con voi in cielo,
dove già regnate con Cristo nella Gloria eterna.
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Pater, Ave, Gloria