Qualche mese fa la show girl svizzera Michelle Hunziker ha svelato a ‘Quarto Grado‘ di essere caduta nelle grinfie di una setta chiamata ‘I Guerrieri della Luce‘ quando aveva appena 22 anni. Tutto è cominciato quando a casa sua e di Eros Ramazzotti è entrata una donna che si faceva chiamare ‘Clelia’ e che sosteneva di poter guarire Michelle dalle sue problematiche: “Avevo una bambina di pochi mesi e un bellissimo matrimonio: era una favola, ma nel mio passato c’erano delle vulnerabilità e invece di rivolgermi a uno psicologo è arrivata questa pranoterapeuta, per la quale è stato molto facile reclutarmi”.
Inizialmente Michelle trovava grosso giovamento dai consigli di Clelia, al punto da eleggerla a suo guru personale. Totalmente sedotta dalla filosofia di questa setta, la conduttrice si è allontanata dagli affetti più cari, rompendo con il marito e allontanando la madre. Michelle era devota alla ricerca della purezza assoluta che passava attraverso l’alimentazione e l’astinenza dal sesso. In che modo questa setta riusciva a convincere gli adepti a seguire queste regole? Semplice attribuendosi scopritori di una verità religiosa: “Gesù deposto dalla croce, sarebbe stato dagli Esseni e dai Fratelli delle Stelle e sarebbe sopravvissuto. (…) Poi avrebbe riunito 22 discepoli e li aveva invitati a recarsi in Gallia, nel sud della Francia. Là avrebbero dovuto portare la parola del Signore e seppellire una coppa che tutti conosciamo come Sacro Graal. (..) La coppa distillava un’energia insospettabile: andava sepolta in Francia, dove si avvertiva il battere del cuore della Terra”.
Dopo qualche anno, però, Michelle ha cominciato ad intravedere le crepe della setta e ne è uscita. Decisivo per la sua ripresa, dopo anni di lavaggio del cervello, l’incontro con padre Elia ed il successivo padre Gabriele Amorth. Dopo l’incontro e la benedizione del compianto esorcista, infatti, la Hunziker fu liberata dal giogo della setta e pote tornare a vivere una vita piena e soddisfacente: “Uscita dalla setta ho trovato una guida spirituale, frate Elia, che mi ha permesso di incontrare padre Amorth: mi ha rassicurata e poi mi ha benedetto. (…) Oggi non ho rancori, ho scoperto la fragilità della setta, tutto il progetto che si è dissolto sotto ai miei occhi”.