I presenti, sorpresi, sorridono all’affermazione del sacerdote che insiste sulla metafora tra il canestro ed il matrimonio, quindi ripete tre volte “Il matrimonio è la stessa cosa” aggiungendo una cozzata allo sposo distratto alla terza ripetizione. Conclusa la spiegazione il parroco invita lo sposo a fare canestro e questo dice: “e’ impossibile”, ma questo insiste: “Se vuoi che il matrimonio funzioni devi fare centro”, lo sposo si concentra e prende il canestro tra le ovazioni dei presenti.
La cerimonia con il tiro a canestro è si una novità assoluta nel mondo delle celebrazioni nuziali, ma non di certo la prima volta che un sacerdote prende in mano la liturgia ed il Vangelo tramutando la cerimonia in uno spettacolo per invogliare i presenti a seguire, piuttosto che trovare le parole adatte per trasmettere il messaggio originario: “Amatevi come io vi ho amato”. Il caso più celebre è sicuramente quello di qualche mese fa, quando il sacerdote ha permesso agli sposi di far trasportare le fedi all’altare da un drone al posto del tradizionale paggetto. Meno famoso ma altrettanto sorprendente l’ultimo caso similare avvenuto solo una settimana fa, sempre in Italia: un sacerdote si è messo a ballare e cantare durante la funzione incitando i presenti a battere le mani e cantare quindi si è svestito dell’abito talare per mostrare la maglia del suo idolo calcistico, Mauro Icardi.
Luca Scapatello
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