Cosa dice la Costituzione della Massoneria?
La Costituzione italiana è molto chiara, in merito alle sette segrete, e vanta un articolo, il numero 18 che dice esplicitamente che “Sono proibite le associazioni segrete” su tutto il territorio.
Fatto sta che la massoneria è una società segreta -è risaputo- ed è il cuore pulsante dell’occultismo, che raggruppa personalità di spicco della nostra società, nonché delle alte sfere, di ogni ambito culturale internazionale.
La sua massima espressione è il Grande Oriente d’Italia, che ha però -furbescamente- la denominazione di associazione.
Come è possibile che sia accaduto tutto questo?
La spiegazione potrebbe essere nel fatto che il deputato Ugo Della Seta, un massone, cercò di opporsi alla formulazione del’articolo 18, tanto che presentò un emendamento per modificarlo, il quale specificava: “Sono proibite quelle associazioni che, per tenere celata la propria sede, per non compiere alcun pubblico atto che accerti della loro esistenza, per tenere nascosti i principi che esse professano, devono considerarsi associazioni segrete e come tali incompatibili con un regime di libertà”.
All’epoca, sia il partito dei democristiani, che quello dei comunisti votarono contro queste specifiche, ma, intanto, il deputato aveva chiarito e suggerito al Grande Oriente d’Italia cosa fare per non “sembrare” una società segreta.
Uno degli escamotage adottati fu di rendere pubblico l’indirizzo della loro sede centrale, ma -si sa- che molte altre se ne nascondono, dietro la denominazione di “Centro Studi” o di “Istituto di ricerche”.
Inoltre, il Grande Oriente d’Italia presentò un proprio Statuto ed, almeno una volta l’anno, pubblica, tutt’ora, i propri documenti.
Ma, dunque, ci si chiede: se il Grande Oriente d’Italia non è una società segreta, e segretamente massonica, perché non vengono mai resi noti i nomi dei suoi iscritti, se non -a volte- dopo la loro morte, quando nessuno può più interrogarli sulla vera ragione della loro affiliazione ad un gruppo così riservato ed influente?
Antonella Sanicanti