L’incredibile luogo in cui è posizionata l’imponente opera potrebbe presto cessare di essere un luogo di turismo e subire una significativa trasformazione per un nuovo progetto.
Il famosissimo Cristo gigante potrebbe infatti divenire presto un luogo di culto da visitare almeno una volta nella vita.
Stiamo parlando del Cristo de la Concordia, situato nella località di Cochabamba, in Bolivia, che presto potrebbe diventare nientemeno che un santuario. I boliviani stanno infatti cercando con forza di trasformare questo luogo da centro di straordinaria rilevanza turistica a un luogo che rivesta la stessa importanza anche dal punto di vista spirituale.
La statua del Cristo de la Concordia
Il nome di questa opera maestosa è Cristo de la Concordia, che dalla collina San Pedro, che si trova a un’altezza di oltre 250 metri sulla città, abbraccia gli abitanti di Cochabamba. Un Cristo a dir poco maestoso che ha un valore incommensurabile per i fedeli boliviani, e che ora potrebbe lasciare spazio a questo nuovo progetto, che comprende anche un museo una rappresentazione delle invocazioni mariane più famose del Paese, come Urkupiña, Cotoca o Copacabana.
La statua fu realizzata da scultori e architetti di Cochabamba, i fratelli César e Walter Terrazas Pardo, in ricordo della visita di papa Giovanni Paolo II alla città di Cochabamba nel 1988. L’iniziativa dell’opera fu del dirigente operaio Lucio López, che fece partire i lavori nel luglio 1987 per concluderli sette anni dopo, nel 1994. Anche se tutto nacque da un gruppo di parrocchiani che rese possibile la realizzazione anche grazie alla capacità di raccogliere contributi di sostegno e solidarietà da diverse tra le istituzioni e la Chiesa cattolica.
In questa straordinaria e gigantesca immagine Cristo si presenza a braccia aperte, in segno della Sua protezione divina sulla città di Cochabamba ma al tempo stesso l’autore voleva anche includere il tema dell’ospitalità degli abitanti della città. L’opera città di Cochabamba e l’ospitalità degli abitanti della città, e possiede un’altezza di 34,20 metri, escluso il basamento di altri 6,20 metri. In tutto, la statua supera i 40 metri per un peso di 2.200 tonnellate a un’altitudine di 2.840 metri sul livello del mare.
Cosa c’è ora all’interno e cosa potrebbe invece esserci presto
Al suo interno la statua ha delle scale da cui si può salire fino alla parte alta della statua, per arrivare fino alle braccia. Dove, da alcuni piccoli buchi che fungono da finestre, si possono ammirare incredibili vedute della valle e di Cochabamba, che domina la laguna Alalay dal lato sud, mentre dall’opposto angolo della statua si vede il comune di Sacaba. Date le sue dimensioni, però, la statua è visibile da quasi ogni punto della città.
Ad oggi, alla base del Cristo c’è un piccolo museo che mostra la costruzione della statua, da cui iniziano òe scale a chiocciola da cui si origina il percorso che porta all’interno della statua. Tuttavia, presto questo percorso potrebbe essere arricchito di uno straordinario luogo in cui fermarci per incontrare Gesù ad esempio nella Santa Eucarestia, o solamente in preghiera prima di affrontare questa straordinaria scalinata.
L’indiscrezione è stata infatti resa nota da un quotidiano locale. Pare che il Comune di Cochabamba abbia iniziato a lavorare nella direzione di installare sul luogo varie sculture, come la Via Crucis, Mosè e i Dieci Comandamenti. Il tutto affinché sia il monumento che lo spazio circostante diventino ben presto uno dei più incredibili santuari al mondo. É stato poi il sindaco stesso della città a confermare il tutto al quotidiano Los Tiempos.
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“Queste migliorie faranno sì che il Cristo diventi un santuario. Non sarà solo un luogo turistico. Avremo le 14 stazioni della Via Crucis perché la gente, salendo, abbia punti in cui riposare e riflettere. All’ingresso ci sarà la scena di Mosè in mezzo al mare”, ha affermato il primo cittadino Manfred Reyes Villa. Al momento infatti vi è una commissione in cui sono presenti anche esponenti della Chiesa locale, e si è anche già cominciato a immaginare una possibile data di inaugurazione. Si parla infatti di settembre 2022.