In occasione dell’Epifania ortodossa dai dati che sono stati forniti dal ministero delle Emergenze, sono ben un milione e mezzo i russi che hanno celebrato il battesimo di Cristo nel fiume Giordano immergendosi nelle gelate acque di laghi e fiumi, dove normalmente c’è il ghiaccio e per bagnarsi si taglia il ghiaccio formando un buco a forma di croce.
Le temperature più miti rispetto agli anni scorsi hanno favorito un afflusso maggiore rispetto agli anni scorsi secondo i dati ufficiali quest’anno si sono immersi nelle acque gelide 200,000 fedeli in più rispetto allo scorso anno e 700,000mila in più del 2013 che in costume hanno sfidato il freddo.
Tuffarsi nelle acque gelide può sembrare una pazzia ma secondo chi esegue questa pratica regolarmente non è così spaventoso, infatti quando la temperatura esterna si aggira sui -20 e quella dell’acqua è di +2, la sensazione immergendosi è quella di fare il bagno nel latte caldo appena munto, l’importante che uscendo ci si copra immediatamente magari con un asciugamano.Nella notte che intercorre tra il 18 e il 19 gennaio gli ortodossi fanno memoria del Battesimo di Gesù, le celebrazioni iniziano con una solenne funzione serale in chiesa, subito dopo il sacerdote procede alla benedizione delle acque delle vasche che poi i fedeli prenderanno e porteranno a casa e la utilizzeranno per bere bagnarsi e tenerla a portata di mano e usarla con fede.
L’immersione nell’acqua gelida ricorda il battesimo di Gesù, le vasche vengono allestite dentro le chiese o dentro le cappelle ma molto più spesso nei fiumi e negli stagni si forma un buco a forma di croce dove i pellegrini si immergono come in un fonte battesimale è una delle tradizioni più popolari e suggestive della Russia.Le temperature, in questi giorni, neanche volessero mettere alla prova la forza spirituale degli ortodossi, si fanno più rigide. Non a caso, si è soliti parlare delle “gelate dell’Epifania”.