Nella vita e nella spiritualità cristiana, il concetto di umiltà diventa centrale se riusciamo a seguire la lezione che i Santi ci hanno offerto. Il Santo che più di tutti ha incarnato questi valori è sicuramente Francesco, che ha abbracciato il Vangelo in tutte le sue parti.

Tra le vie della celeste benedizione, così la chiamava un grande Santo dell’Ottocento, Don Giovanni Bosco, c’è sicuramente il concetto di umiltà. Questa è una virtù che il Vangelo ci insegna, ma che non sempre riusciamo a recepire come tale. Basti pensare all’umiltà che ci ha insegnato Gesù quando decise di lavare i piedi ai suoi discepoli. Nel corso della storia, Dio ha inviato in mezzo ai peccatori una grande figura, un Santo destinato a rimanere nei cuori di tutti, data la sua forte spiritualità e il suo attaccamento alla parola di Gesù. San Francesco d’Assisi ci ha lasciato degli insegnamenti preziosi, legati soprattutto al concetto di umiltà, una virtù che lui ha fatto sua e ha cercato di portare nel cuore di tutti. Non è stato certo un cammino facile il suo, ricco di insidie e spesso in contrasto con il pensiero della gente. Ma Francesco sapeva bene come superare questi ostacoli: il Vangelo è sempre stato un fedele compagno del Santo.
L’umiltà nelle parole di Francesco
Francesco non amava lasciare per iscritto i suoi pensieri. Grazie però alla presenza dei suoi compagni, sono diversi i pensieri che ci sono giunti e che dovremmo trattenere come un vero e proprio tesoro. Uno dei suoi numerosi pensieri circa l’umiltà ci parla dell’operato del Signore attraverso il popolo e, soprattutto, dell’atteggiamento che dobbiamo avere nei confronti di ciò. “Beato quel servo il quale non si inorgoglisce per il bene che il Signore dice e opera per mezzo di lui, più che per il bene che dice e opera per mezzo di un altro. Pecca l’uomo che vuol ricevere dal suo prossimo più di quanto non vuole dare di sé al Signore Dio“.
Superare l’orgoglio
Francesco ci invita, chiaramente, a riconoscere il grande nelle piccole cose. Superare l’orgoglio che ci opprime è un passaggio fondamentale, se vogliamo accogliere Gesù, e il suo operato, nei nostri cuori. Purtroppo, non è così raro che chi si sente strumento di Dio per compiere il bene, si possa sentire superiore agli altri. È proprio questo scoglio che dobbiamo superare, lo scoglio dell’orgoglio per leggere in una chiave diversa la nostra crescita spirituale e renderla tale.
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