Era il 2005 quando i medici diagnosticano un tumore al seno a Branka Kotarski Bingula, donna di 56 anni originaria di Zagabria (Croazia). Gli oncologi dicono alla donna che è necessaria un’operazione di asportazione del tumore e la operano qualche mese dopo. Dai controlli successivi si scopre che il tumore si è esteso all’intestino e Branka è costretta a sottoporsi ad una seconda operazione.
In seguito alla seconda operazione, i medici sono ottimisti sulla vittoria della donna sul tumore, ma alla visita di controllo successiva scoprono che il tumore si è esteso ai polmoni e sapendo che in questo caso non è possibile effettuare un’operazione di rimozione riferiscono alla donna che le rimangono pochi mesi di vita. Era il 2007 e Branka era distrutta dall’idea che presto sarebbe morta: “Mi era caduto il mondo addosso. Avevo lottato vanamente durante quegli anni. Ho pensato che se le metastasi erano arrivate fino ai polmoni era la fine”.
Branka è nata in una famiglia cattolica, ma come spesso capita al giorno d’oggi, questo non l’aveva instradata verso la religione: “Non avevo mai preso una Bibbia in mano”. Una sera, però, era in ospedale ed ha sentito la storia di una donna che stava per morire di cancro e che era guarita grazie ad al sacerdote Dražen Radigović della comunità del Buon Pastore di Ludoglav.
Attratta da quella storia Branka decise di andare a fare un tentativo, quando arrivò in quel luogo rimase rapita dalla fede che avevano i parrocchiani e decise di proporsi per la benedizione:“Le persone pregano e celebrano il Signore”, spiega ”nel mentre il sacerdote pone le mani sui malati. Dio guarisce tramite lui. Già dopo la prima visita sapevo che Dio non mi avrebbe lasciato e che sarei guarita”. Quel giorno la donna ha acquistato la fede, ha cominciato a pregare ogni giorno, ha fatto un fioretto con la Madonna e si è recata in pellegrinaggio a Medjugorje più volte. Dopo qualche settimana le metastasi erano sparite.
Testimoniando la sua guarigione ad un ritrovo a Medjugorje Branka mostra con fierezza le lastre che dimostrano la sua guarigione, quindi dice ai presenti: “ La mia malattia è stata portata via come se una mano invisibile l’avesse asportata, con l’intercessione della Madonna e grazie a Dio sono guarita”.
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