È incredibile la storia della Vergine Maria “apparsa” sul vetro di una finestra, che ha scatenato un contrasto tra credenti e istituzione, che ci mostra una storia di fede e al contempo di sofferenza.
Tutti hanno visto con i loro occhi, ma per tanto tempo questo fatto non è stato riconosciuto.
Vede con i suoi occhi quel miracolo
Tutto riporta a quando una giovane contadina di nome Rosina Puecher assistette al prodigioso fatto. Tutto riporta al 17 gennaio 1797, ben 225 anni fa. La ragazza vide per la prima volta l’immagine di Maria. Questa traspariva dal vetro di una finestra della sua casa. L’immagine era infatti vividamente visibile sul vetro.
La popolazione di Absam, cittadina austriaca nella diocesi di Innsbruck, in poco tempo capì che si trattava di un miracolo. E infatti oggi esiste in relazione a questo fatto una devozione popolare molto radicata nella città di Absam. Non era però della stessa opinione la Chiesa, che vide fin da subito questa vicenda con sospetto.
La conclusione della diocesi fu che il vetro di quella finestra sarebbe stato originariamente dipinto con colori vivaci, con il tempo sbiaditi, lasciando questa immagine impressa, e per questa ragione non vi venne mai costruita una cappella.
La spiegazione non convinse la diocesi
Tuttavia, la spiegazione non convinse e non ha mai convito davvero la popolazione di Absam, per la quale si è trattato di un miracolo. Il popolo cristiano, come si sa, e come più volte Papa Francesco ha affermato nelle sue catechesi, vede lungo, spesso anche oltre gli occhi di coloro che in quel determinato periodo storico rappresentano l’istituzione.
Così quell’apparizione dell’immagine della Madonna dal vetro della finestra del soggiorno della giovane contadina ha alimentato una straordinaria devozione popolare, che prosegue ancora oggi, tanto che soltanto alcuni giorni fa si è celebrato il 225esimo anniversario, con grande partecipazione di popolo.
Una devozione che è cresciuta continuamente gli anni, al punto che il vetro venne portato in processione presso la chiesa di San Michele ad Absam, dove si trova ancora oggi, posizionata sull’altare laterale destro.
Oggi è la devozione più florida dell’area
Molti fedeli di fronte all’immagine sono abituati a recitare, inoltre, una preghiera di aiuto in cui si recita: “Madre Maria, nostra sorella e amica della fede”. Riguardo alla devozione, la Chiesa la autorizzò con questa preghiera, concessa nell’aprile 1797.
In quell’anno infatti ci fu una sanguinosa guerra civile, nota come la battaglia della Spingel tra le associazioni tirolesi e le truppe napoleoniche che volevano invadere il territorio. Fu grazie all’aiuto della Vergine che i cittadini locali vinsero gli invasori, e l’evento rinsaldò profondamente il legame con questa devozione mariana.
Negli anni la chiesa di San Michele crebbe in prestigio, fino a diventare basilica minore nel 2000, e oggi è considerato uno dei più importanti luoghi di pellegrinaggio dell’Austria occidentale, tanto che anche alti rappresentanti della Casa d’Asburgo lo visitarono fermandosi in preghiera di fronte all’effige, oggi circondata da numerosi ex voto.
“Maria apparve per dare consolazione a tutti”, ha spiegato di recente il parroco di Absam, Martin Chuckwu. Il Vescovo di Innsbruck Stecher parlò di questo luogo come di un “brillante diadema della sua patria”.