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La Madonna derubata, dal Veneto alla Basilicata

Madonna delle Grazie -Nemoli

La Madonna derubata della sua devozione: dal Veneto alla Basilicata, i ladri non mancano di oltraggiarla.
Le località di Corlo (nel comune di Cison del Grappa, in provincia di Vicenza) e quella di Nemoli (un piccolissimo comune in provincia di Potenza) forse non dicono nulla a nessuno, ma dicono tanto al cuore di Maria, a cui quelle comunità sono fedeli da sempre.
Entrambe le località sono anche accumunate, purtroppo, da un grave furto, accorso recentemente.

A Corlo ne è stata vittima la Madonna della Neve che, con la sua sacra effige, governava l’altare. In occasione della tradizionale festa di paese, del 5 Agosto, è stata privata dei suoi monili in oro, esposti ai fedeli solo in quella certa circostanza.

A Nemoli, qualche giorno dopo la festa patronale del 2 Luglio, qualcuno è riuscito ad aprire la cassaforte della casa canonica e a prelevare tutto l’oro che la Madonna delle Grazie porta in processione solo durante la sua ricorrenza.

Madonna derubata da milioni di euro e di ricordi

In entrambi i casi, si tratta di milioni di euro, in collanine, anelli, orecchini e altri oggetti, che raccontano la devozione della gente umile e povera dei paesini, che si privava di piccoli oggetti preziosi, per omaggiare la Madonna, magari in seguito ad una grazia ricevuta.

Quei piccoli gioielli, nel corso dei decenni, sono diventati un bel gruzzolo, appetitosissimo per i ladri senza fede.
In entrambi i casi, il furto più sacrilego è quello dei ricordi, della storia di due comunità che pongono al centro della loro vita religiosa e sociale la Vergine Maria e solo a lei si affidano.

In entrambi i casi, si racconta che i ladri sapevano bene dove cercare e questo rende ancora più inquietante il fatto, poiché induce a pensare che qualche devoto, non più tale, abbia deciso di operare per il male e di rendersi complice o, addirittura, artefice di un furto che lascia a mani giunte e senza parole.

Antonella Sanicanti

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