“Era giovane e alta, vestita con un mantello blu … Il suo vestito era coperto di stelle dorate brillanti. Le maniche erano ampie e lunghe. Indossava sandali dello stesso blu del vestito, ornati con archi d’oro. Sulla testa aveva un velo nero che le copriva metà della fronte, che le nascondeva i capelli e le orecchie e le ricadeva sulle spalle. Sopra a questo aveva una corona simile a un diadema, più grande sulla fronte e che si allargava ai lati. Una linea rossa circondava a metà la corona. Le mani erano piccole ed erano tese verso di noi, come nella medaglia miracolosa. Il volto aveva la delicatezza più soave e un sorriso di una dolcezza ineffabile. Gli occhi, di una tenerezza indicibile, erano fissi su di noi. Come una vera madre, sembrava più felice di guardare noi che noi di contemplarla.”.
Era la sera del 17 gennaio del 1871, nella Francia occupata dalla Prussia e messa a ferro e fuoco.
Nel piccolo villaggio di Pontmain (Bretagna), con meno di cento abitanti, due bambini, Joseph e Eugène, di 10 e 12 anni, insieme ai loro genitori, videro la Madonna.
Il brano su citato da testimonianza di quella notte, raccontata da Joseph che, in seguito, diverrà sacerdote.
La videro anche altri bambini quella notte: Françoise Richer e Jeanne-Marie Lebosse, di 9 e 11 anni. Alle parole dei loro figli allora, tutto il villaggio cominciò a pregare, recitando il rosario. I bambini intanto descrivevano le trasformazioni che subiva la visione, per ogni fedele che si metteva in ginocchio: le stelle aumentavano, indorando il vestito della Mamma celeste.
Apparvero poi delle lettere che divennero dei veri e propri messaggi: “Per favore, pregate, figli miei”, “Dio in breve ascolterà le vostre preghiere”, “Mio Figlio vi aspetta”.
Tutti cominciarono anche a cantare “Madre della Speranza”, un inno religioso del luogo ed Ella sorrise e cantò con loro. Seguirono altri canti e altri segni, l’apparizione durò ben tre ore.
Si seppe poi che, esattamente tre ore prima, all’inizio delle apparizioni, le truppe prussiane, si erano fermate a pochi chilometri di distanza, rinunciando ad attaccare il villaggio.
Lo stesso generale von Schmidt, comandante prussiano, aveva detto: “Non possiamo avanzare. Più avanti, in direzione della Bretagna, c’è una Signora invisibile che ci sbarra la strada.”.
La preghiere aveva cambiato il corso della storia, dando un messaggio di speranza ancora una volta, quel messaggio che tutti noi dovremmo non dimenticare mai, specialmente nei momenti di massimo sconforto.
I quei momenti, cadere in ginocchio, in preghiera, e abbandonarsi all’intervento del Padre è la cosa migliore da fare, ciò che ci porterà sollievo e salvezza.
Oggi esiste una Basilica a Pontmain che venera la Madre della Speranza.
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