La Madonna : “Sono qui perché l’umanità vive momenti molto drammatici”.

Con queste parole: “Come Vescovo diocesano competente a tale tipo di istruzione; motivato da un senso di giusta coscienza (…) riconosco il carattere soprannaturale dei felici eventi con cui Dio per mezzo della sua figlia prediletta, Gesù attraverso la Sua Santissima Madre, lo Spirito Santo per mezzo della Sua diletta Sposa, ha voluto manifestarsi amorosamente nella nostra diocesi”, Monsignor Hector Cardelli, vescovo di San Nicolas, ha confermato che le apparizioni testimoniate dalla veggente Gladys Motta a partire dal 25 settembre del 1983 hanno carattere soprannaturale.

L’apparizione della Beata Vergine, mostratasi in abito azzurro con in braccio il Santo Bambino, venne preceduta da diversi fenomeni sovrannaturali: i rosari di molti fedeli cominciarono a brillare di luce propria. Dopo il 25 settembre cominciarono numerose apparizioni e vennero lasciati a Gladys degli importanti messaggi. Il primo è stato comunicato due giorni dopo l’ultimo messaggio di Fatima, il 15 novembre del 1983, in quella occasione la Madre Celeste disse alla veggente: “Sono la patrona di questa regione, fate valere i miei diritti. Non chiedo splendori. Chiedo una casa spaziosa”.

L’8 novembre del 1984 Gladys ha voluto confidare al mondo l’aspetto della Madonna: “Oggi come non mai sento che devo dire come vedo la Beata Vergine Maria. Non è una bellezza facile da descrivere: è bella, e in Lei va insieme con l’umiltà, la forza, la purezza e l’Amore, così: con la maiuscola, perché tutto l’amore del mondo non copre l’amore che prova per i suoi figli. Quando ordina, sento la forza che ha con sé. Quando dà consigli, sento il suo amore materno. E quando dice che soffre per i suoi figli lontani dal Signore, mi trasmette la sua tristezza”.

Quindi sono cominciati i messaggi della Madonna riguardanti il futuro del popolo di Dio, il più importante dei quali è stato rivelato alla veggente il 13 maggio del 1989 (anniversario della prima apparizione a Fatima): “Oggi come allora, a Fatima, sono nuovamente qui a visitare la terra, anche se sono più frequenti e prolungate, perché l’umanità vive momenti molto drammatici”. Quello stesso anno la Madonna ha indicato a Gladys dove trovare l’immagine sacra da porre all’interno della cappella di San Nicolas (dove si trova tutt’ora): si trattava di un dipinto di cui si era persa la memoria e che era stato custodito nella cupola della cappella. Il dipinto era stato benedetto da Papa Leone XIII e regalato all’allora vescovo di San Nicolas da una signora .

Esattamente come durante le altre apparizioni, anche quelle argentine si soffermano sulla necessità della conversione e della preghiera, gli unici strumenti in grado di lenire le pene previste per i nostri peccati. La continuità di questo messaggio non fa altro che confermare quanto affermato da Benedetto XVI nel 2010, ovvero che il terzo mistero di Fatima non si è ancora concluso.

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