MARTEDI’ DELLA XXXI SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO – terza settimana del Salterio
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, uno dei commensali, avendo udito questo, disse a Gesù: «Beato chi prenderà cibo nel regno di Dio!».
Gli rispose: «Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti. All’ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: “Venite, è pronto”. Ma tutti, uno dopo l’altro, cominciarono a scusarsi. Il primo gli disse: “Ho comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego di scusarmi”. Un altro disse: “Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego di scusarmi”. Un altro disse: “Mi sono appena sposato e perciò non posso venire”.
Al suo ritorno il servo riferì tutto questo al suo padrone. Allora il padrone di casa, adirato, disse al servo: “Esci subito per le piazze e per le vie della città e conduci qui i poveri, gli storpi, i ciechi e gli zoppi”.
Il servo disse: “Signore, è stato fatto come hai ordinato, ma c’è ancora posto”. Il padrone allora disse al servo: “Esci per le strade e lungo le siepi e costringili ad entrare, perché la mia casa si riempia. Perché io vi dico: nessuno di quelli che erano stati invitati gusterà la mia cena”». ( Lc 14, 15-24 )
Ci sono inviti a feste e cene che fra amici e conoscenti si usano fare e a queste cene si é sempre soliti andare. Ma da quando siamo stati creati abbiamo ricevuto un invito particolarmente importante che dà senso a tutta la nostra esistenza: siamo venuti alla vita proprio per questo, per partecipare alla grande cena che il nostro Signore ha preparato per noi nel suo Regno. Come ci stiamo preparando_per renderci degni e grati di questo invito? Il nostro desiderio più grande che deve guidare il nostro cammino é proprio quello di trovarci tra quelli che hanno risposto con amore a questa cena? È davvero impressionante come i primi invitati hanno accampato le loro scuse rifiutando questo magnifico invito. Ma come questi “primi” anche noi talvolta mostriamo indifferenza a questo invito d’amore. I poveri, gli umili, i ciechi e gli zoppi hanno subito detto “si” ! E poiché la “sala della cena” deve essere tutta riempita, ecco che anche gli ultimi sono”costretti” ad entrare per la sua grande misericordia. Si, “beato chi prenderà cibo nel regno di Dio”! Ma sappiamo discernere l’importanza assoluta dell’invito a questa “cena”, perché rifiutare di andarci significa rimanere per sempre privi di quel cibo che dà la vita eterna!
Buona giornata. Vi benedico. Don Gaetano.