La Nasa arruola 24 teologi per studiare gli extraterrestri | Cosa si nasconde dietro?

La richiesta spiazzante della Nasa a ventiquattro tra preti e teologi per indagare su un tema che di certo non è ordinario, ma che si pone all’umanità ormai da decenni. 

Da tempo infatti sembra che sull’argomento potranno esserci a breve nuove rivelazioni, per questo l’agenzia spaziale ha deciso di contattare personalità religiose per approfondire alcuni aspetti specifici.

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La notizia è stata rivelata dal quotidiano DailyMail, secondo cui l’agenzia spaziale statunitense avrebbe finanziato un progetto di natura nientemeno che teologica al l’Università di Princeton, in New Jersey, e nello specifico all’interno del CTI (Center for Theological Enquiry).

Il progetto della Nasa che coinvolge teologi e religiosi

Ormai dal 2014 la Nasa ha affidato al CTI più di un milione di dollari al fine di implementare questo progetto molto particolare: comprendere il modo in cui reagirebbero le persone nel mondo se venisse annunciata la vita aliena su altri pianeti. Ovvero come l’umanità prenderebbe la diffusione della notizia dell’esistenza degli extraterrestri.

È lui che dal suo profilo Facebook e con un’intervista al DailyMail ha fatto capire cosa sia questo progetto da oggi non più segretissimo. “Le diverse religioni del pianeta terra possono fornire un grande contributo in termini di comprensione di fronte alla possibilità di scoprire vite aliene su altri pianeti”, ha spiegato il pastore protestante inglese Andrew Davison, diffondendo la notizia con un post su facebook.

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Il progetto della Nasa avrebbe l’obiettivo di valutare le possibili “implicazioni sociali dell’astrobiologia”, e secondo Davison la fede sta fornendo un apporto fondamentale nella comprensione e nella spiegazione dell’esistenza della vita aliena. In ogni caso, pare che anche la Nasa stessa sia giunta a conclusione che la sfida sulla scoperta di entità viventi al di fuori della terra implichi una questione non solo scientifica ma in un certo senso anche spirituale.

Le domande poste dalla Nasa e quelle invece dei teologi

Esiste da anni un gruppo di cattolici europei che ha formato un progetto intitolato ALTRO (“Otros mundos, Tierra, Humanidad y Espacio Remoto – Altri mondi, Terra, Umanità e Spazio remoto), guidato dal gesuita astronomo ed ex direttore dell’Osservatorio Vaticano José Gabriel Funes. In ogni caso, le domanda che sono chiamati a rispondere i teologi interpellati dalla Nasa sono: cos’è la vita? Cosa significa essere vivi? Qual è il confine tra umano ed extraterrestre?

Il reverendo Andrew Davison – photo web source

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Le risposte dovrebbero fare in modo che un’eventuale scoperta di forme di vita extraterrestre nel corso delle future missioni spaziali, e in particolare sul Pianeta Marte, non rappresenti una sorta di shock per l’umanità. Da parte loro, la domanda dei teologi è su cosa abbia in serbo Dio per il genere umano, e quale possa essere invece la “comunicazione intergalattica” tra noi e le forme di vita aliene.

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