Un vero e proprio scoop emerge una rivelazione sulla figura di Papa Ratzinger per conto del suo principale biografo, una notizia tanto inaspettata quanto sorprendente.
È emerso nel corso della presentazione della corposa biografia sul Papa emerito, Benedetto XVI.
Lo scrittore e giornalista in questione è il tedesco Peeter Seewald, autore di diversi libri intervista con Benedetto XVI, tra cui “Le ultime conversazioni”, e ora di una importante e mastodontica biografia del Papa emerito, intitolata “Benedetto XVI. Una vita”. Il libro è stato presentato a Roma con il patrocinio dell’Enciclopedia Italiana – Treccani e della Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI.
L’incontro a Roma su Ratzinger
Al termine di questo incontro, a cui hanno partecipato importanti personalità della cultura e delle istituzioni, è arrivata una notizia “bomba” sul destino di Ratzinger stesso. L’autore del libro ha infatti riservato parole di grande gratitudine per il Pontefice emerito e teologo tedesco, raccontando che è stato lui ad averlo fatto convertire dalla sua precedente vita, quella di redattore comunista del quotidiano Der Spiegel.
Parlando con l’allora cardinale e teologo tedesco rimase infatti così impressionato al punto da cominciare a seguirlo giorno dopo giorno fino a non lasciarlo più, tanto da scrivere la sua più importante biografia al momento redatta. La cosa che lo sorprendeva di più era la capacità di fare incontrare, all’interno del pensiero del teologo tedesco, fede e ragione in una maniera altrimenti sorprendente.
Insieme al fatto che “non ha mai abbandonato il coraggio di opporsi ai ‘si’: a ciò che ‘si’ deve pensare, dire e fare, specialmente in una società che davvero sta per essere schiacciata dalle dinamiche dello spirito del tempo”. Di fronte alle critiche feroci, pretestuose e ingiustificate che venivano scagliate contro di lui, Ratzinger non faceva altro che tirare dritto per la sua strada, quella cioè di annunciare il Vangelo di Cristo senza annacquamenti o compromissioni.
L’incredibile rivelazione sul destino del Papa emerito
Il tutto con “l’affidabilità di chi annuncia fedelmente e genuinamente la dottrina della Chiesa nella continuità con i Padri e le riforme del Concilio Vaticano II”, ha spiegato infatti il biografo. Come tuttavia ha confermato anche di recente Papa Francesco, quando ha ricordato che l’eredità di Ratzinger non può che essere quella di un magistero a dir poco luminoso. C’è stata poi, a detta di Seewald, una lezione sorprendente che è stata lasciata ai posteri da parte di Ratzinger sulla Chiesa stessa e sulla sua condizione nella storia.
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Il fatto cioè che “la crisi, nella vita della Chiesa, non rappresenta la condizione straordinaria, ma permanente”. Per la ragione che “ogni epoca conosce i propri eretici, le proprie tentazioni”. Una realtà che il Papa emerito ha vissuto sulla sua pelle e che ha fatto propria, comprendendo quindi e facendo comprendere un aspetto ulteriore e importante della cristianità, cristallizzato nel gesto sconvolgente delle sue dimissioni che resteranno nella storia.
Che oggi è incarnata, ad esempio, nel “movimento di vescovi e laici in Germania che vorrebbe dare una nuova costituzione alla Chiesa universale per mezzo dei cosiddetti processi sinodali e che, non ci sono dubbi, distruggerebbe l’identità della Chiesa”. “Il messaggio del Vangelo è anche troppo ingombrante per trovare solo consenso, tanto più in un mondo secolarizzato che non sa più di cosa si parla quando si tratta di cristianesimo”, ha quindi commentato lo scrittore.
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La notizia bomba
Non è stato però così per Ratzinger che, al contrario, si è posto “per decenni, come una sentinella nella notte, posta sola a difesa della casa di Dio”. Una testimonianza luminosa e evidente, tanto da fare presagire qualcosa di immaginabile ma assolutamente inaspettato. Il fatto cioè che la sua capacità di “riconoscere i pericoli, dare risposte e trasmettere in modo autentico il messaggio del Vangelo e gli insegnamenti e le tradizioni della Chiesa” sia in realtà preludio del suo “processo di beatificazione”. Che per il giornalista e biografo, senza dubbio, “ci sarà”.